Paola Palmieri alla guida di ATS Brianza: nuove strategie per la sanità del territorio
Con un’esperienza consolidata nel sistema sociosanitario lombardo, Paola Palmieri guiderà ATS Brianza puntando su digitalizzazione, prevenzione e prossimità delle cure.
Da oggi, martedì 5 agosto, Paola Palmieri è ufficialmente il nuovo Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza. La nomina, formalizzata da Regione Lombardia, segna un nuovo capitolo per la sanità del territorio. Palmieri subentra a Michele Brait, ora Direttore Generale dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza.
Chi è Paola Palmieri
La dott.ssa Palmieri vanta una lunga esperienza nel settore sociosanitario, con ruoli di rilievo in ambito gestionale e amministrativo. In precedenza è stata Direttore dell’Agenzia di Controllo del Sistema Sociosanitario Lombardo e Direttore Amministrativo presso l’ASST di Lecco.
“Sono onorata di assumere questo incarico – ha dichiarato Paola Palmieri – e consapevole della responsabilità che comporta. Il mio impegno sarà volto a garantire la continuità dei servizi, il rafforzamento della rete territoriale e la promozione della salute pubblica, in sinergia con le istituzioni locali e gli attori del sistema socio-sanitario”.

Le priorità del nuovo mandato
Tra i primi obiettivi del nuovo Direttore Generale di ATS Brianza, spiccano l’attenzione ai bisogni dei cittadini e la digitalizzazione dei servizi. Palmieri ha sottolineato l’importanza di “rafforzare l’integrazione tra ambito sanitario, sociosanitario e sociale, operando in modo trasparente, partecipato e orientato ai risultati”.
La nuova Direttrice punta inoltre sulla prossimità delle cure e sulla prevenzione, elementi chiave per un sistema sanitario più vicino alle persone.
Un approccio basato sul lavoro di squadra
Palmieri crede fortemente nel valore della collaborazione: “Credo molto nel valore del lavoro di squadra. Il mio obiettivo è costruire un clima di fiducia e collaborazione, valorizzando le competenze presenti nell’Agenzia e ascoltando le esigenze del territorio. Solo così possiamo affrontare insieme le sfide presenti e future della sanità”.


