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Dilettanti, Speranza Agrate dalla delusione al rilancio: l’obiettivo è migliorare sempre

12 agosto 2025 | 15:06
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Dilettanti, Speranza Agrate dalla delusione al rilancio: l’obiettivo è migliorare sempre
Un'immagine di esultanza della Speranza Agrate

Dopo un emozionate campionato di Promozione disputato ai vertici, il sogno dell’approdo in Eccellenza è sfumato ai Playoff. Ma la delusione non frena le progettualità del club: l’obiettivo è migliorare sempre, ed essere protagonisti anche nella stagione 2025/2026.

Una stagione eletrizzante, con diversi colpi di scena e una rimonta forsennata che si è infranta ai Playoff del campionato Dilettanti di Promozione. Tifosi e addetti ai lavori della Speranza Agrate ricorderanno a lungo un campionato fatto di 21 vittorie su 34 gare, che è valso un terzo posto allineato a quello dello scorso torneo. Il cammino Playoff si è interrotto in finale contro il Seregno, ma la delusione non ha intaccato lo spirito di una realtà già pronta alla stagione 2025/2026.

I protagonisti

La conferma che il progetto Speranza Agrate sia dal punto di vista tecnico solido arriva dalla permanenza in rossoverde di Mister Francesco Natobuono e del direttore sportivo Gianmaria Pizzi: è quest’ultimo, al terzo anno dietro la scrivania dopo una decina di stagioni in panchina, a raccontare un’annata ruggente non solo nei proclami, ma anche in campo, e ad accogliere la stagione che verrà.

Gianmaria, numeri con i fiocchi vi hanno proiettato al Play Off: 21 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte, un ruolino di marcia condito da un +31 in differenza-reti che vi ha confermato al terzo posto, dietro stavolta alla coppia Vis Nova-Seregno.

“È il terzo torneo positivo da direttore, dopo il sesto posto all’esordio e il terzo posto di un anno fa, quando girò male lo spareggio con la Concorezzese. Prendemmo subito gol e il palo ci negò in extremis il pari che sarebbe valso la qualificazione: il paradosso è con quei 55 punti saremmo stati ripescati in Eccellenza, mentre adesso, che abbiamo toccato quota 70, abbiamo potuto solo sognare, complici le fusioni che erano state apparecchiate nella Bergamasca e i cammini vittoriosi di Leon e Scanzorosciate agli spareggi”.

Generico agosto 2025Gianmaria Pizzi, D.S. della Speranza Agrate

Qual era l’obiettivo?

Migliorare il terzo posto precedente. Non mi posso nascondere, altrimenti non avremmo effettuato il cambio di allenatore in maniera tanto repentina quanto lucida. Sul piano della mentalità quest’anno siamo cresciuti passo per passo, perché lo spogliatoio ha beneficiato di 4-5 inserimenti, ma a Mister Altarelli non è riuscita subito l’amalgama col blocco storico: eliminazione in Coppa e due punti in quattro gare. Ci siamo rivolti a Mister Natobuono, proveniente dal biennio in Eccellenza a Muggiò: ha meriti enormi, se è vero che ha ottenuto 68 punti e una dozzina di clean sheet; è stata una rincorsa a perdifiato, basti pensare che, quando ci siamo confrontati con la prima della classe, battuta sia all’andata sia al ritorno 2 a 1, si stava a -17.».

Non ha retrogusto amaro il traguardo che sfuma sul più bello?

“È stato un campionato che è aumentato di livello: il Seregnoera superiore, ma in tante eravamo competitive. La Vis Nova ha fatto valere un passo costante, Lissone, e Lesmo hanno staccato il Cantù San Paolo, sesto…  Curiosamente abbiamo perso tre volte con il Seregno e battuto tre volte il Lissone: tutte gare sul filo dell’equilibrio, ho però la convinzione che, se il Seregno avesse chiuso primo, agli spareggi avremmo vinto noi”.

Capitolo spareggi: hai qualche istantanea?

“Sono orgoglioso per la cornice di 1.000 e 2.000 spettatori. Borghi ha sbloccato subito il match col Lissone e il raddoppio di capitan Carollo ci ha permesso di entrare in modalità gestione, bravo Landi a compiere tre interventi disinnescando le velleità di rimonta. Nel match decisivo al “Ferruccio” di Seregno, dopo un paio di loro occasioni clamorose, ne abbiamo avuta una noi al 70’, ma da lì in avanti gli azzurri sono stati abili a nasconderci la palla”.

Lo sguardo in avanti

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“Sarà con noi Simone Bonalumi, difensore centrale classe 1994 che ha collezionato oltre 200 presenze in Serie C con Giana Erminio, Arzignano e Gelbison: qualche mese fa ha contribuito con sei centri alla cavalcata vincente della Leon, in cui ha militato un triennio. Gli altri rinforzi? Simone Fondrini (classe 1993), Christian Marascio (classe 2006), Riccardo Oggionni (classe 1993), Matteo Piantoni (classe 1998), Leonardo Poggio (classe 2002), Pier Paolo Zatta (classe 2006) e gli Juniores Luca Ardizzone, Thomas Morti e Robertson Pisha“.

Quali sono i riflessi sul Settore Giovanile?

“Per un po’ si è stati a metà del guado: cambia l’approccio tra una Eccellenza di medio – basso cabotaggio e una Promozione di vertice; ma non cambia il graduale percorso di crescita che esige una realtà come la nostra. Siamo il punto di riferimento per il territorio a partire dal 1972, quando si raccolse l’eredità della ‘disciolta’ Agratese. Il 2013 è stato l’anno cruciale: la fusione tra Agrate e Speranza ha moltiplicato le energie e adesso allestiamo 12 squadre, per un totale di 450 tesserati e 120 tra allenatori e dirigenti, dalla Prima Squadra all’attività di base, la stessa Juniores ha valenza regionale”