“Saluti dalla Tratta B2”: il comitato No Pedemontana torna a chiedere trasparenza sulla bonifica dei terreni contaminati dalla diossina
Domani gli attivisti saranno al mercato di Seveso per raccogliere cartoline da inviare ai sindaci dei comuni coinvolti. Intanto i comitati stanno organizzando una grande manifestazione contro Pedemontana a Monza il 4 ottobre.
“Saluti dalla Tratta B2- Cartoline per i sindaci”. E’ la nuova iniziativa del comitato No Pedemontana, che riporta l’attenzione sulla bonifica dei terreni contaminati dalla diossina lungo la tratta B2 della nuova autostrada. Domani, sabato 5 luglio, gli attivisti saranno al mercato di Seveso per raccogliere cartoline da inviare ai sindaci dei comuni coinvolti, ovvero Seveso, Meda e Cesano Maderno.
“Trasparenza sulla bonifica dei terreni contaminati”
“Vieni e compila la tua cartolina che poi manderemo ai sindaci dei Comuni perché si facciano carico di esigere da Pedemontana l’incontro pubblico aperto agli interventi di cittadini e cittadine”, afferma Davide Biggi del Comitato NO Pedemontana. “E’ ormai evidente la mancanza di trasparenza sulla non bonifica dei terreni contaminati da diossina da parte di Pedemontana. Ancora una volta, dobbiamo fare noi pressioni da basso tutti insieme”. Il comitato No Pedemontana da tempo chiede trasparenza e chiarezza sui cantieri nei terreni contaminati dalla diossina. Lo fa di nuovo, a pochi giorni dall’anniversario del disastro dell’Icmesa, avvenuto il 10 luglio 1976.
La grande manifestazione il 4 ottobre a Monza
Intanto i comitati Ferma Ecomostro D-breve, Comitato per la Difesa del Territorio, Suolo Libero e No Pedemontana stanno organizzando una grande manifestazione per il 4 ottobre a Monza: “Fermare Pedemontana per progettare insieme una nuova Brianza” il titolo dell’iniziativa che intende coinvolgere associazioni e realtà del territorio. “Occorre fermare Pedemontana perché sarebbe un immotivato sperpero di risorse pubbliche, una ferita per il nostro territorio, eppure incapace di risolvere i problemi di mobilità della Provincia” spiegano gli organizzatori. “L’attuale governo di Regione Lombardia può ancora fermarsi e correggere gli errori fatti. Pedemontana è l’espressione di un modello che abbiamo il dovere di superare, un metodo che confonde la responsabilità di governare per il bene comune con la spregiudicatezza del potere, incapace di confrontarsi con i reali bisogni, le aspettative e le aspirazioni delle nostre comunità. Pedemontana è un’opera imposta dall’alto, nell’interesse di pochi”.