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Monza, oltre 20 mila firme per salvare il bosco del Polo istituzionale: “Fermate il cemento”

6 giugno 2025 | 08:42
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Monza, oltre 20 mila firme per salvare il bosco del Polo istituzionale: “Fermate il cemento”
Fonte: https://brianzacentrale.blogspot.com/

Petizione online per fermare l’abbattimento di 25.000 mq di verde spontaneo nell’area dell’ex Caserma IV Novembre. I comitati: “Lo studentato si faccia altrove, su aree dismesse”.

Monza. Ha superato le 20 mila firme in pochi giorni la petizione lanciata dal Coordinamento dei comitati di Monza per salvare il bosco spontaneo cresciuto dietro la sede della Provincia, al Polo istituzionale. L’area verde – 25.000 mq di alberi e vegetazione – è a rischio abbattimento per far spazio a uno studentato da 57.000 metri cubi, previsto dalla variante al Piano di Governo del Territorio approvata lo scorso febbraio.

I comitati chiedono che il progetto venga spostato su aree dismesse pubbliche già esistenti, come l’ex ospedale Umberto I o l’ex Fossati-Lamperti, “senza sacrificare altro suolo libero”. L’area interessata, ricordano, è già oggi tra le più inquinate della città. “Non siamo contro lo studentato – chiariscono – ma contro la cementificazione di un polmone verde. Questo bosco va preservato”. La raccolta firme, è attiva su Change.org.

Polo istituzionale: botta e risposta tra assessore e Comitati

Come avevamo riportato in un nostro precedente articolo, l’assessore al governo del territorio Marco Lamperti ha difeso la variante che mira a riqualificare l’area dell’ex caserma IV Novembre, dichiarando che “l’area è edificabile da decenni” e che si tratta di “un bosco nato in maniera incontrollata, composto in prevalenza da robinia, una pianta infestante e dannosa”. Inoltre, secondo Lamperti, “l’intervento risponde a una chiara esigenza di residenzialità per studenti universitari” e il progetto “è sostenuto da un investimento statale tramite il Demanio”. Ma il Coordinamento contesta punto per punto: “un bosco è tale a prescindere dagli strumenti urbanistici” si legge nel comunicato diffuso. “Abbiamo quanto mai bisogno di alberi, da preservare, da piantare semmai ma non da tagliare!”. E rilancia una proposta alternativa: “realizzare lo studentato sulle aree dismesse pubbliche vicino alla esistente stazione centrale FS di Monza”.

Sotto accusa anche la mancanza di confronto: “Chiediamo solo […] di organizzare un’assemblea pubblica richiesta dalla Consulta di quartiere da tempo ma che interessa tutti i cittadini monzesi, è questa la partecipazione”,  criticando di fatto il silenzio dell’amministrazione sulla richiesta formale avanzata dalla Consulta San Biagio-Cazzaniga due mesi fa. Infine, i comitati mettono in discussione l’intera logica dell’intervento: “non si faccia passare una sacrosanta difesa del verde pubblico per una ‘negazione del diritto alla casa agli studenti’”, si legge nel documento, che ricorda anche l’esistenza di “8.000 case sfitte a Monza che potrebbero essere convenzionate col comune come garante”.