Monza, babygang vendeva droga su Telegram, arrestato 20enne latitante

Vent’anni, una fuga durata giorni e il ritorno in manette con la droga ancora addosso.
Vent’anni, una fuga durata giorni e il ritorno in manette con la droga ancora addosso. L’ultimo componente della baby gang sgominata con l’operazione “Easy” è stato rintracciato e arrestato dalla Squadra Mobile di Monza e Brianza. A tradirlo, ancora una volta, il giro di stupefacenti da cui sembrava non essersi mai realmente staccato.
Era scappato il 1° maggio, appena 24 ore dopo essere finito ai domiciliari. Nonostante l’ordinanza restrittiva che lo accostava al traffico di droga in Brianza – reato contestato nell’ambito dell’inchiesta che ha visto coinvolti 15 ragazzi, di cui 8 minorenni – aveva preferito darsi alla macchia. Da quel giorno di lui si erano perse le tracce. Fino a ieri mattina.
Monza, droga venduta su Telegram: arrestato 20enne, era latitante
Grazie a un’indagine serrata, condotta senza sosta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, il fuggitivo è stato individuato in un comune del Comasco. A incastrarlo sono stati alcuni spostamenti sospetti e la rete di contatti ancora attiva. Quando gli agenti lo hanno fermato, il ragazzo non ha opposto resistenza. Ma in tasca aveva ciò che conferma quanto la sua attività non si fosse mai fermata: 40 grammi di hashish suddivisi in dosi pronte per lo spaccio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 220 euro in contanti, in banconote di vario taglio.
A suo carico era già stato emesso un aggravamento della misura: dalla detenzione domiciliare si era passati a una custodia cautelare in carcere. Inoltre, dopo la fuga, era stato richiesto il decreto di latitanza dal magistrato competente.
Ora, il giovane dovrà rispondere anche dell’evasione e del nuovo possesso di sostanze stupefacenti. Per quest’ultima condotta, è stato deferito alla Procura di Como, competente per territorio. Al termine delle formalità, è stato tradotto presso la Casa Circondariale lariana, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.