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Villa Reale, 3 milioni di mq di verde: così si gestisce lo sfalcio sostenibile dei prati

8 maggio 2025 | 13:18
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Villa Reale, 3 milioni di mq di verde: così si gestisce lo sfalcio sostenibile dei prati

La primavera porta con sé turisti, picnic, passeggiate… e anche uno sguardo più attento ai prati della Reggia di Monza. Una distesa verde di ben 3 milioni di metri quadrati, gestita in modo sostenibile grazie a un’attenta pianificazione dello sfalcio.

La primavera porta con sé turisti, picnic, passeggiate… e anche uno sguardo più attento ai prati della Reggia di Monza. Una distesa verde di ben 3 milioni di metri quadrati, gestita in modo sostenibile grazie a un’attenta pianificazione dello sfalcio.

Ma non è solo questione di estetica. I prati del Parco non sono un semplice tappeto erboso: svolgono una funzione ambientale essenziale, aiutando a regolare la temperatura, ridurre l’inquinamento, proteggere il suolo e offrire habitat alla biodiversità.

Una filiera corta, davvero a km zero

Gran parte dei tagli viene effettuata dall’Azienda Agricola Colosio, con sede dentro il Parco stesso, alla Cascina Mulino San Giorgio. Qui, l’erba tagliata viene lasciata essiccare e trasformata in fieno, che diventa alimento per gli animali. Il ciclo si chiude con la produzione di yogurt biologico, acquistabile direttamente al distributore automatico della cascina. Una filiera corta, sana e intelligente.

Lo sfalcio avviene a rotazione: in ogni periodo ci sono aree accessibili e curate, come l’Ippodromo, la Cascina del Sole, Saint George e Cascina Pariana. L’obiettivo è sempre lo stesso: evitare sprechi e ottenere un foraggio di qualità.

Nei Giardini Reali si taglia più spesso, ma con cura

Nei Giardini Reali lo sfalcio è più frequente: qui conta anche la bellezza e la fruibilità. Ma il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza non rinuncia alla tutela del suolo e della biodiversità, scegliendo metodi che limitano il calpestio e mantengono intatte le comunità vegetali.

In sintesi, tra innovazione agricola e rispetto per l’ambiente, la Reggia di Monza dimostra che anche un gesto semplice come tagliare l’erba può diventare un modello virtuoso di gestione sostenibile.

Le scelte tecniche relative agli sfalci, dunque, sono guidate dalla volontà di assicurare una gestione differenziata, sostenibile e virtuosa dei prati, in termini sia economici, sia ambientali. «Nel compendio della Reggia di Monza – spiega il Direttore Generale Bartolomeo Corsini i visitatori possono ancora osservare prati che sono ben diversi da quelli normalmente presenti in un parco pubblico urbano e rivivere quel piacere un po’ perduto di vivere a contatto con la natura, pur restando in città. L’abitudine di tagliare ovunque l’erba con alta frequenza finisce col banalizzare e sterilizzare l’ambiente. Viceversa, in un panorama più ricco dal punto di vista vegetale è possibile osservare habitat differenti, ancora in gradi di ospitare numerose specie di animali, vegetali e fungine».