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Pedemontana. Stagno dei Boschi a rischio? Legambiente chiede garanzie, ma…

23 maggio 2025 | 11:44
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Pedemontana. Stagno dei Boschi a rischio? Legambiente chiede garanzie, ma…
Lo stagno (prima dei lavori di Pedemontana)

Legambiente Usmate Velate: “Pedemontana non può ignorare questo piccolo, ma importante sito di riproduzione degli anfibi”.

Nessuno ha risposto. O almeno ufficialmente. E quindi la preoccupazione degli ambientalisti circa il destino dello Stagno dei Boschi d Bernate è ancora a rischio dato che si trova a pochi metri, solo tre, dagli scavi per il passaggio della Pedemontana.

“E’ stato chiesto l’intervento di APL – Autostrada Pedemontana Lombarda, Regione Lombardia, Arpa Lombardia, Comune di Arcore e del Parco della Valle del Lambro per tentare di evitare la distruzione, a seguito dei lavori della Pedemontana in Brianza, tratta C, dello storico stagno del Roccolo di Bernate-Arcore. – scrivo in un comunicato gli esponenti di Legaambiente di Usmate, bel quale aggiungono – “Una volta avuta la certezza che lo stagno era uno scrigno prezioso di biodiversità [ne abbiamo parlato qui] , siamo intervenuti subito per chiedere di tutelare questo ambiente storicamente riconosciuto e documentato dalle mappe del catasto Lombardo–Veneto – dichiara Isabella Sangalli, Presidente del Circolo Gaia Legambiente di Usmate Velate – nonostante le nostre lettere, nessuno degli enti ci ha mai risposto. Capiamo i tempi tecnici, ma con l’apertura del cantiere per la realizzazione della tratta C dell’Autostrada Pedemontana, causa della distruzione dell’habitat circostante, con il movimento dei mezzi pesanti, con l’utilizzo dei materiali per il fondo stradale si apre il rischio di minaccia per il sito. Il laghetto non può aspettare”. E neppure il Tritone crestato. Un rettile che non si pensava neppure potesse più abitare dalle nostre parti, e invece i biologi dell’università lo hanno trovato nel laghetto vivo e vegeto. Almeno finora.

Stagno boschi Bernate Arcore laghetto Tritone crestato

Durante una riunione pubblica, però, il sindaco di Arcore, parlando delle compensazioni ambientali che saranno realizzate da Pedemontana, dava per certo non solo il fatto che lo stagno sarà preservato, ma addirittura aveva immaginato un’oasi verde dove persino le scuole potrebbero andarci per mostrare la flora e la fauna presenti. Insomma, quello che manca agli ambientalisti, è un pezzo di carta, dove nero su bianco si garantisca il futuro del laghetto.

Il sito sarà monitorato, sia per assicurarsi che prosegua l’evolversi delle fasi di sviluppo degli anfibi, sia per verificarne la loro continua presenza. Inoltre, sotto la guida dell’erpetologo, i volontari del Circolo Gaia Legambiente di Usmate Velate e di Assocolli per il PLIS dei Colli Briantei, installeranno delle barriere con il tentativo di deviare la traiettoria verso il cantiere che gli anfibi e piccoli animali potrebbero attraversarlo nella fase di migrazione o spostamento naturale.

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“Oltre alla tutela della biodiversità, che l’Europa chiede di aumentare e salvaguardare, siamo preoccupati del possibile scarico nell’acqua dello stagno di sostanze o materiali inquinanti (siamo a 3m di distanza dal cantiere), che le vibrazioni compromettano il permanere delle varie specie ( è stato anche sito di nidificazione dell’airone), che i continui scavi mettano a rischio il livello dell’acqua” concludono dal Circolo Gaia per queste motivazioni riteniamo che occorra attivarsi ora con azioni di monitoraggio e interventi mirati alla sua protezione.