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Rapine sui treni Milano-Lecco: incastrati da un tatuaggio e dai social, due giovani nei guai

10 maggio 2025 | 09:46
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Rapine sui treni Milano-Lecco: incastrati da un tatuaggio e dai social, due giovani nei guai

Avrebbero seminato paura lungo la tratta ferroviaria Milano-Lecco, strappando con violenza collane e aggredendo passeggeri inermi.

MONZA – Avrebbero seminato paura lungo la tratta ferroviaria Milano-Lecco, strappando con violenza collane e aggredendo passeggeri inermi. Ma la fuga è finita: grazie a un tatuaggio ben visibile e all’analisi dei profili social, la Polizia Ferroviaria di Monzaha identificato e arrestato due giovani accusati di essere dei rapinatori seriali.

I fatti risalgono allo scorso novembre, quando a bordo di un regionale in arrivo alla stazione di Monza, due ragazzi – un italiano di 21 anni e un ivoriano di 20 – avrebbero aggredito una passeggera, strappandole con forza una collana d’oro. Un episodio brutale che ha dato il via a un’indagine meticolosa.

Ma la scia criminale non si è fermata lì: nei mesi successivi, il 21enne avrebbe colpito ancora, sempre sulla stessa tratta e sempre con la complicità di altri giovani complici, alcuni dei quali travisati. I raid avvenivano spesso nelle ore serali e si concludevano con la fuga alla prima fermata utile.

Determinante l’attività investigativa della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza: attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e il riconoscimento da parte delle vittime, gli agenti sono riusciti a dare un volto ai presunti responsabili. Decisivo, in particolare, un tatuaggio sul dorso della mano di uno dei ragazzi, che ha permesso di identificarlo come soggetto già noto alle forze dell’ordine.

Ma non è tutto: i due, incauti e spavaldi, avrebbero postato sui social alcune foto che li ritraevano davanti a un compro oro della Brianza, mentre mostravano fieri la refurtiva. Proprio quelle immagini hanno permesso agli investigatori di chiudere il cerchio.

La refurtiva è stata recuperata e restituita alle vittime. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’italiano e gli arresti domiciliari per il complice ivoriano. Le misure sono state eseguite lo scorso 22 marzo.