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PGT Cesano Maderno, il monito dei professionisti: “così si blocca il futuro della città”

6 maggio 2025 | 09:04
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PGT Cesano Maderno, il monito dei professionisti: “così si blocca il futuro della città”

Troppi vincoli, scarsa visione e nessun riferimento al tracciato esecutivo della Pedemontana

Cesano. Mezzo centinaio di professionisti del territorio lanciano un appello pubblico contro la proposta preliminare del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) di Cesano Maderno, attualmente in fase di revisione. Secondo una dettagliata analisi tecnica, il documento rischia di paralizzare lo sviluppo urbano ed economico della città, imponendo vincoli normativi che bloccano ogni tentativo di rigenerazione, anche nei casi più semplici.

PGT Cesano Maderno: un documento che frena lo sviluppo e scoraggia la rigenerazione urbana

I 50 professionisti che hanno sottoscritto il documento di osservazioni, già protocollato in Comune, parlano di una vera e propria “involuzione normativa”. Il nuovo PGT, anziché incentivare il recupero edilizio, introduce limitazioni rigide su ristrutturazioni, ampliamenti, sopraelevazioni e persino sul recupero dei sottotetti, ostacolando interventi strategici per migliorare la qualità dell’abitare senza nuovo consumo di suolo.

Nuovo PGT, Cesano Maderno

Tra i nodi critici evidenziati figurano:

  • Estensione eccessiva del Tessuto di Impianto Tradizionale, che coinvolge aree costruite negli anni ’50-’60, spesso prive di valore storico, rendendo impossibili demolizioni e ricostruzioni.

  • Obbligo generalizzato di Permesso di Costruire Convenzionato, anche per piccoli interventi, che rallenta e burocratizza il processo edilizio.

  • Nuova classificazione del “Tessuto Poroso”, che congela lo stato esistente e impedisce persino gli sviluppi in altezza.

  • Restrizioni sul recupero dei sottotetti, in contrasto con le direttive regionali per la riduzione del consumo di suolo.

  • Requisiti sproporzionati di parcheggio, che rendono insostenibili economicamente anche gli interventi minori.

  • Mancato inserimento del tracciato esecutivo della Pedemontana, un’opera che avrà un impatto diretto sul territorio e che non è stata adeguatamente considerata nella VAS.

Pedemontana dimenticata: un vuoto progettuale

Proprio l’assenza del tracciato esecutivo della Pedemontana rappresenta, secondo i firmatari, una delle lacune più gravi dell’intera Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Il progetto, infatti, modificherà radicalmente la viabilità e l’assetto territoriale di Cesano Maderno. Eppure, le tavole del PGT si basano su documenti superati, senza mappare in modo chiaro l’infrastruttura e le sue conseguenze. Una dimenticanza che compromette la pianificazione urbanistica e ambientale.

“Il mancato riporto di un’opera sovraccomunale come Pedemontana che ha un
alto impatto socio-economico sul territorio, rappresenta una grave insufficienza dell’intera
VAS del PGT”, commentano i professionisti firmatari.

Un approccio conservativo che rischia di condannare Cesano Maderno alla stagnazione

Dalle osservazioni sollevate emerge un quadro preoccupante: il piano sembra fondarsi su una visione urbanistica superata, che predilige la conservazione a ogni costo, anche dove non è giustificata, a discapito della qualità della vita e della sostenibilità economica. Molti edifici degli anni Cinquanta e Sessanta, oggi degradati e sottoutilizzati, non potranno essere trasformati o ricostruiti. Questo approccio, secondo i professionisti, è un’occasione persa per favorire una vera rigenerazione urbana.

“A fronte della dichiarata intenzione di promuovere una trasformazione urbana, lasciando spazio
all’iniziativa privata e alla progettazione architettonica e urbanistica, il nuovo PGT sembra invece
introdurre un insieme di vincoli tali da disincentivare ogni forma di rigenerazione – commentano – Cesano Maderno ha bisogno di una visione più ambiziosa, in grado di superare logiche urbanistiche superate, di favorire un’architettura contemporanea, coerente con l’evoluzione della società”.

Eppure il sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca, appena un mese fa (il 3 aprile 2025, ndr) aveva parlato di “visione lungimirante”.

“Il nuovo PGT – aveva spiegato– rappresenta una visione lungimirante, capace di coniugare sviluppo e sostenibilità. La sfida è quella di accompagnare la città verso una crescita equilibrata e rispettosa dell’ambiente, con il coinvolgimento di tutti i cittadini in questo importante processo di trasformazione.”

I professionisti: “Collaboriamo per un PGT moderno e flessibile”

Con spirito costruttivo, i firmatari ribadiscono la volontà di collaborare con l’Amministrazione Comunale, offrendo competenze e idee progettuali per migliorare il PGT. L’obiettivo è arrivare a un piano moderno, flessibile e orientato al futuro, capace di coniugare crescita urbana, sostenibilità e qualità architettonica.

“Possiamo offrire competenze e idee progettuali per contribuire all’elaborazione di un piano urbanistico moderno, flessibile e realmente orientato al futuro”, si legge nel documento.