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Monza, Centro Mamma Rita: quando l’effetto dell’arte è il bene!

8 maggio 2025 | 09:08
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Monza, Centro Mamma Rita: quando l’effetto dell’arte è il bene!
Al centro la pittrice Franca Bartesaghi all'inaugurazione della mostra

In Galleria civica sono esposti 25 quadri della pittrice Franca Bartesaghi. Il ricavato della vendita servirà a finanziare le attività della struttura di via Lario dove sono ospitate comunità educative per minori e per mamme con bambini.

Monza. Si sente spesso dire che un’opera d’arte dal momento in cui viene prodotta smette di essere soltanto di chi l’ha realizzata e diventa, in qualche modo, patrimonio dell’umanità. E allora in questo senso è quasi naturale che in tante occasioni l’arte, nelle sue diverse forme e modalità, continui a sostenere progetti e idee, anche a favore delle persone più deboli e bisognose.

Sicuramente è questo il caso della mostra “Dalla natura all’astratto” della pittrice monzese, Franca Bartesaghi, visitabile fino all’11 maggio alla Galleria civica di Monza. Il ricavato della vendita dei 25 quadri esposti andrà a favore delle attività del Centro Mamma Rita, l’istituto di via Lario che nei suoi 60 anni ha accolto più di 7mila bambini, coordinando comunità educative per minori e per mamme con figli oltre ad interventi socio-educativi in collaborazione con il Tribunale dei Minorenni e con gli Enti locali.

I DETTAGLI

La mostra di beneficenza nella Galleria civica di Monza, inaugurata il 3 maggio alla presenza anche di Massimiliano Longo, ex Assessore alla Cultura e amico dell’artista e della Sorella Patrizia Pirioni, Responsabile Pedagogica del Centro Mamma Rita, ha un’origine particolare e decisamente affettiva.

centro Mamma Rita

Franca Bartesaghi, da decenni protagonista sul territorio di iniziative in cui mette a disposizione la sua arte di pittrice per aiutare gli altri, è, infatti, figlia di Luigi, architetto che progettò la struttura di via Lario come una struttura pioneristica per l’epoca perché suddivisa in appartamenti in cui dare ospitalità ai bambini secondo il modello pensato da Rita Tonoli di costituire “non collegi ma famiglie”.

Anche per questo non è un caso che questa volta in mostra, per la quale il Comune di Monza ha concesso l’utilizzo gratuito della Galleria civica, Franca Bartesaghi abbia scelto opere che coprono un lungo arco temporale, dal 1975 al 2022, e raccontano l’evoluzione della sua tecnica da copia del vero a pittura astratta. In sala, inoltre, si trovano esposte alcune foto storiche del progetto e dell’inaugurazione del Centro, avvenuta il 31 maggio 1964, in cui compare anche la Bartesaghi da bambina.

IL COMMENTO

“Dalla natura all’astratto è una specie di storia del mio lavoro da pittrice – spiega Franca Bartesaghi – ci sono opere che rappresentano soggetti e tecniche diverse. Si riferiscono a periodi molto differenti tra loro e rappresentano in particolare lo studio fondamentale del colore“.

centro Mamma Rita

I quadri esposti nella Galleria civica, dove tra l’altro la pittrice monzese all’interno di una mostra collettiva portò all’attenzione pubblica il suo primo quadro in assoluto, hanno già fatto parte negli anni di vari eventi. Molti dei quali a scopo benefico.

“Per me sono state particolarmente significative una mostra personale in Piazza Trento e Trieste nel 1989, che ha segnato un cambiamento di approccio nella mia produzione artistica – ricorda l’artista – ma anche quella del 2000 al Santuario della Madonna delle Grazie, luogo più volte ristrutturato da mio padre, allestita in due saloni sino a quel momento abbandonati e da allora recuperati”.

L’OBIETTIVO

In attesa di conoscere i fondi che grazie alla mostra “Dalla natura all’astratto” saranno destinati al Centro Mamma Rita, Franca Bartesaghi, che negli anni, distinguendosi per la sua istintiva capacità di reinventarsi, ha fatto parte di parecchi circoli culturali ed artistici ed è socia fondatrice del teatrino della Villa Reale di Monza, non nasconde il sentimento da cui è animata in queste iniziative benefiche.

Centro Mamma Rita

“Il mio interesse, al di là delle cifre raccolte, un elemento sempre imprevedibile, è dimostrare che con l’arte e la gioia si possono fare tante cose per gli altri – afferma – per questo negli anni una delle mie soddisfazioni più grandi è stata quella di aver contribuito con mostre ed eventi a lasciare qualcosa che poi nel tempo è rimasto”.

LE PROSPETTIVE

Il Centro Mamma Rita, che nei mesi scorsi ha celebrato i suoi 60 anni anche attraverso Prendiamoci cura del futuro”, un concorso di composizioni artistiche e letterarie, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Monza e Brianza, è impegnata in questi mesi anche a reperire le risorse economiche necessarie a tenere in piedi la sua complessa e variegata macchina e a far conoscere le sue attività ai giovani e alle famiglie del territorio.

Centro Mamma Rita

“Stiamo riorganizzando e ampliando alcuni servizi con l’obiettivo di una maggiore sostenibilità economica – annuncia Valentina Gandini del Centro Mamma Rita, che è gestito dall’Istituto Religioso delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria – sicuramente non verremo meno alla nostra mission, ovvero le comunità educative per minori e per mamme con bambini, per le quali ci sono sempre molte richieste e molto bisogno”.