La parrucchiera Flora taglia il traguardo: 200 metri di capelli donati per le “parrucche della solidarietà”

Sotto Covid ha aperto un salone proprio con l’obiettivo di raccogliere capelli per le donne sottoposte a chemioterapia.
Flora Di Donato, imprenditrice 46 enne di Brugherio, ha centrato il suo obiettivo: raggiungere i 200 metri di capelli donati per le parrucche delle pazienti oncologiche. Titolare di un centro estetico e del salone da parrucchiera La Fata Spettinata a Cologno, ha lavorato, treccia dopo treccia, cliente dopo cliente, ma ricevendo donazioni anche da persone da tutta Italia, mettendo in fila finalmente i 200 metri di “oro” per donne sottoposte a chemioterapia. L’intero materiale sarà consegnato all’associazione “Una stanza per un sorriso” che ha accuratamente selezionato tra tante realtà.
“Tutto è nato qualche anno fa dalla mia decisione di donare i miei capelli a questo scopo -ha raccontato – sono molto sensibile sul tema delle donne che lottano contro il cancro, ho avuto diverse persone a me vicine che hanno affrontato questa esperienza. Ma ai tempi ho fatto molta fatica a trovare un parrucchiere organizzato. Lì mi sono detta che ci avrei pensato io”. Ed è così che è nata La Fata Spettinata. A tutti coloro che hanno la chioma lunga e desiderano accorciarla, Flora propone l’iniziativa e la condizione che richiede per motivi pratici: almeno 25 centimetri di lunghezza.

L’appello di Flora al Comune di Brugherio
Tra il suo negozio e il passaparola sui social, oggi ci sono bambine che si separano dalle loro trecce in un salone della Sicilia, di Roma, Savona e altre decine di posti per spedirle a Flora a Brugherio. “Adesso ce l’ho fatta – dice -ho raggiunto i 200 metri e ho visto che sono sempre più numerosi i bambini che fanno questa scelta. Ne sono molto felice perché riuscire a sensibilizzare su questo tema per me è la ricompensa migliore”. E proprio con questo obiettivo aggiunge: “ora mi piacerebbe molto riuscire a organizzare un evento a Brugherio da dedicare al tema della donazione dei capelli per i pazienti oncologici. Sto pensando di rivolgermi al Comune, sarebbe una bella occasione per fare conoscere a tante persone questa possibilità che regala bellezza e conforto a donne che che ne hanno molto bisogno”.