Il ciclismo torna in Autodromo: la pista riapre per gli allenamenti dei tesserati

Grazie alla convenzione con la Federazione Ciclistica Italiana, il ciclismo torna in Autodromo: uno spazio protetto per allenarsi
L’Autodromo di Monza apre le porte ai ciclisti tesserati alla Federazione Ciclistica Italiana. Una convenzione che “permette agli atleti di svolgere i propri allenamenti senza essere in balia del traffico“, come sottolinea il Presidente Cordiano Dagnoni. Il Tempio della Velocità diventa così un luogo sicuro dove anche i giovanissimi atleti, in sella già dai sei anni, possono avvicinarsi al mondo del ciclismo. La convenzione è valida fino alla stagione agonistica 2028 ed è stata siglata dal Direttore Generale dell’impianto Alfredo Scala e dal Presidente del Consorzio società Ciclistiche Monza e Brianza ASD RuggeroCazzaniga.
“L’impianto permette di svolgere un lavoro di velocizzazione e di preparazione alle crono. – spiega il Presidente Cordiano Dagnoni – Questo però è un progetto rivolto all’attività di base, per noi fondamentale anche per far rinasce il comitato provinciale sia dal punto di vista dell’attività che dei tesserati. L’obiettivo principale è aumentare la sicurezza, ma anche aumentare il numero di tesserati a Monza e Brianza”.

Per due giorni alla settimana, da definire in base agli eventi motorsportivi, la pista sarà a disposizione dei ciclisti dalle 18:00 alle 20:00 permettendo l’ingresso per gli allentamenti a diversi modelli di biciclette: strada, cronometro, gravel, mountain bike, handbike, tandem, tricicli e mezzi autorizzati per il paraciclismo.
L’Autodromo riapre così al ciclismo garantendo sicurezza e formazione per i giovani atleti: “L’Autodromo Nazionale Monza continua a collaborare con le istituzioni e gli enti locali per essere sempre più connesso al territorio e agli sportivi che frequentano il Parco di Monza. – ha dichiarato il Presidente dell’Autodromo Nazionale, Giuseppe Redaelli – In questa direzione va inteso l’accordo, promosso dal Comune di Monza, con la Federazione Ciclistica Italiana, che permetterà ai suoi tesserati di pedalare sulla pista in alcune giornate secondo calendari stabiliti che verranno di volta in volta resi pubblici“.
Il ciclismo in Autodromo: una pista per allenarsi in sicurezza
“Il valore aggiunto di questa riapertura è garantire le migliori condizioni di sicurezza agli atleti, non solo avere il privilegio di allenarsi nel Tempio della Velocità. – ricorda l’assessore allo sport, Viviana Guidetti – La delegazione di Monza e Brianza della Federazione Ciclistica Italiana ha costituito una società con la finalità di organizzare queste due giornate di allenamento prevedendo la presenza di un’ambulanza dotata di defibrillatore e di un infermiere. È un primo passo verso la riapertura dell’autodromo alla cittadinanza coinvolgendo sempre più il territorio”.
Se il ciclismo torna in Autodromo, è invece più complicata la riapertura della pista per uso ludico anche ai non tesserati. “È una questione di sicurezza. – spiega Viviana Guidetti – I tesserati sono assicurati. La delegazione di Monza e Brianza della FCI si prende l’onere dell’ambulanza, del defibrillatore e dell’infermiere ma volevano la sicurezza di avere sul circuito persone con una loro assicurazione. Un punto su cui si sono trovati in totale accordo con l’Autodromo il quale ha dato massima disponibilità a riaprire, ma con un regolamento“.

Il ciclismo è uno sport profondamente legato al territorio della Brianza, proprio come BCC Carate Brianza da sempre vicina alla comunità brianzola e che in questa occasione sostiene il progetto di riapertura della pista agli atleti.
“Uno dei problemi che mi riportava Michele Gamba, vicepresidente di FCI, è la scarsità di contributi erogati dallo Stato per costruire strutture protette per praticare il ciclismo. – ha commentato Ruggero Redaelli, presidente BCC Carate Brianza – Qui all’aria aperta invece abbiamo già pronta una struttura per questo utilizzo. La lungimiranza dell’amministrazione comunale sta proprio nell’aprire le porte dell’Autodromo non solo alle quattro ruote e soprattutto ai giovani atleti. Credo che i genitori siano molto più tranquilli nel sapere che i propri figli hanno a disposizione un circuito protetto per svolgere le loro attività. Noi siamo vicini al mondo del ciclismo da sempre perché è uno sport che è paradigma dei valori della cooperazione. Nel ciclismo contano l’impegno, il sacrificio, la determinazione, ma soprattutto la collaborazione e il lavoro di squadra”.