Desio, caso Farfalle, l’allenatrice Emanuela Maccarani a processo per maltrattamenti

Svolta nel procedimento giudiziario relativo ai presunti abusi all’interno dell’Ritmica di Desio.
Svolta nel procedimento giudiziario relativo ai presunti abusi all’interno dell’Ritmica di Desio. Con un’ordinanza depositata nella giornata odierna, il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione per Olga Tishina, mentre ha disposto il rinvio a giudizio per Emanuela Maccarani, chiamata a rispondere del reato di maltrattamenti.
La Procura aveva chiesto l’archiviazione dalle accuse, ma il giudice ha disposto l’imputazione coatta.
Caso Farfalle di Desio: presunti maltrattamenti, a processo Emanuela Maccarani
La decisione arriva nell’ambito del procedimento penale, avviato dopo le segnalazioni di presunti comportamenti ritenuti lesivi nei confronti di alcune atlete della nazionale di ginnastica ritmica, le Farfalle. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno portato a esiti differenti per le due allenatrici coinvolte: da un lato l’archiviazione della posizione di Olga Tishina, dall’altro l’ordine di formulazione dell’imputazione per Maccarani, che ora dovrà affrontare il processo.
L’ordinanza è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, presieduto da Maria Gabriella Mariconda. La vicenda aveva sollevato un forte dibattito nel mondo dello sport, portando a un acceso confronto sulla gestione dei metodi di allenamento e sull’ambiente all’interno dell’Accademia di Desio.
Farfalle di Desio: le testimonianze
Presunti maltrattamenti psicologici perché “non abbastanza magre”. La bufera nel mondo della ginnastica ritmica in merito all’esposto presentato alla Procura di Brescia da parte di Anna Basta e Nina Corradini, ex Farfalle, parte nel novembre 2022. Le due stelle azzurre, avevano svelato presunti episodi di insulti e vessazioni psicologiche ricevute per la loro corporatura. Nel gennaio 2023 la Federazione si era pronunciata: Emanuela Maccarani veniva confermata all’Accademia internazionale di Desio come allenatrice della Nazionale di ginnastica ritmica ma non come direttore tecnico.