Avvocati di Monza, allarme sulla crisi degli Uffici del Giudice di Pace: “Rischio paralisi”

“La grave crisi dei Giudice di Pace”. Questo il grido dall’allarme dell’Ordine degli Avvocati di Monza che denuncia il problema, ormai cronico, sia della carenza di magistrati che la grave insufficienza di personale amministrativo, fattori che stanno compromettendo l’efficienza dell’intero comparto giudiziario. Secondo i dati diffusi, le scoperture di organico sono ormai a livelli critici in Lombardia, come nel resto d’Italia, tanto da mettere a rischio il funzionamento di uffici essenziali per la giustizia di prossimità. “Questa condizione, denunciano gli avvocati, rappresenta una grave lesione per i diritti dei cittadini e delle imprese, che in un territorio a forte vocazione produttiva come quello lombardo, non possono permettersi ritardi e inefficienze nei procedimenti giudiziari” spiegano gli avvocati.
A rendere la situazione ancora più critica è l’imminente ampliamento delle competenze assegnate agli Uffici del Giudice di Pace, previsto per il 31 ottobre 2025. “Se la riforma entrasse in vigore senza un adeguato potenziamento delle risorse umane e strutturali, si rischierebbe la paralisi totale del settore, con un aumento insostenibile del carico di lavoro su uffici già in estrema difficoltà” sottolineano.
L’Ordine degli Avvocati di Monza, unitamente agli altri Ordini forensi lombardi, si è unito alla richiesta urgente di una proroga della riforma, nonché di interventi immediati per garantire il reperimento di risorse adeguate.Gli avvocati ribadiscono la necessità di un intervento tempestivo per evitare il collasso della giustizia di primo livello, che rappresenta il punto di riferimento per la risoluzione di numerose controversie civili e penali di modesta entità, ma di grande impatto per i cittadini. Il rischio, denunciano i professionisti del settore, è che l’inefficienza giudiziaria danneggi l’intero tessuto economico e sociale della regione, minando la fiducia nelle istituzioni e compromettendo la competitività del sistema produttivo lombardo.
L’appello al Ministero è chiaro: servono risorse, giudici e personale amministrativo per evitare che il Giudice di Pace diventi un tribunale fantasma, incapace di garantire la giustizia nei tempi e nei modi previsti dalla legge.