“Anche il mio destino” studenti brianzoli raccontano l’eroico salvataggio di una famiglia ebrea a Desio

Un emozionante docufilm che narra la straordinaria vicenda di Angela e Luigi Tagliabue, una famiglia di Desio che, durante la Seconda Guerra Mondiale, rischiò tutto per salvare la famiglia ebrea di Abramo Recanati dalle persecuzioni nazifasciste.
Lissone. Salvarono una famiglia ebrea dalle persecuzioni nazifasciste nascondendola nella loro soffitta a Desio: quella di Luigi e Angela Tagliabue è una storia brianzola che ci riporta ad uno dei periodi più oscuri dell’Italia e che adesso è raccontata in un toccante docufilm realizzato dai 30 ragazzi del triennio del Liceo Scientifico Enriques di Lissone e del Liceo Parini di Seregno. Un lungo lavoro di studio, ricerca e montaggio durato circa un anno, sotto la guida del regista Filippo Grilli della Gpg Film, la storica casa cinematografica lissonese.

“Anche il mio destino”, presto disponibile online, sarà presentato in anteprima in Brianza: il 24 e 25 gennaio, al Cineteatro Santa Maria di Biassono; il 27 gennaio a Nova Milanese; il 28 ci sarà invece un incontro per le scuole all’Auditorium di Seregno e il 30 gennaio invece per le scuole medie di Lissone. Noi di MBNews abbiamo intervistato il regista, Filippo Grilli, per farci raccontare qualcosa di più sul docufilm ma soprattutto sull’enorme lavoro portato avanti dai ragazzi.
ANCHE IL MIO DESTINO: IL DOCUFILM CHE RACCONTA LA STORIA DEI CONIUGI DESIANI
“Anche il mio destino” è un emozionante docufilm che narra la straordinaria vicenda di Angela e Luigi Tagliabue, una famiglia di Desio che, durante la Seconda Guerra Mondiale, rischiò tutto per salvare la famiglia ebrea di Abramo Recanati dalle persecuzioni nazifasciste.
“Attraverso interviste, testimonianze, immagini d’epoca, inserti di fiction e un accurato lavoro di ricerca storica, il film ci riporta a uno dei periodi più oscuri per l’Italia, mettendo in luce atti di coraggio e amicizia che ci ricordano l’importanza di fare del bene”, spiega Grilli.
PROGETTO MEMORIA: LA SCINTILLA PER IL DOCUFILM NEL 2023
“Avevo già iniziato a collaborare con il liceo scientifico di Lissone nel 2021, insieme ad alcune classi avevamo realizzato il video ‘Lissone che passione’ – ci racconta il regista durante la nostra intervista – per caso poi, parlando con il professore Ruggero Cesana, che insegna al liceo scientifico di Lissone e che fu mio compagno di classe, scoprii l’esistenza del progetto memoria”. Un progetto che da anni coinvolge l’Enriques e il Parini e punta a sensibilizzare ragazzi e ragazze sui temi del razzismo e della deportazione.
“Proprio durante quella conversazione è saltata fuori la storia di Agostina Tagliabue, ex professoressa desiana: i suoi nonni avevano salvato degli ebrei. E lì è scattata la scintilla: una storia perfetta da raccontare”.
IL LAVORO DI RICERCA E MONTAGGIO DEI RAGAZZI
Non un lavoro semplice quello dei 30 giovani dei due licei brianzoli. Il lavoro di preproduzione è iniziato nell’ottobre del 2023. Tra gennaio e febbraio, invece, si sono dedicati al lavoro di ricerca e recupero delle fonti scritti. E per finire, riprese e montaggio.
“Circa un anno di lavoro – sottolinea Grilli – devo dire che i ragazzi sono stati molto bravi e coinvolti. Non è semplice passare da un racconto orale di una signora comunque anziana, che può avere dei ricordi magari sbiaditi dal tempo, e trasformarlo poi in una vera e propria storia per un film. Abbiamo fatto tantissima ricerca, soprattutto per andare a verificare magari alcune date o luoghi”.
Non solo, gli studenti e le studentesse si sono cimentate anche come attori d’eccezione: “non solo un lavoro dietro le quinte – aggiunge – ma i ragazzi poi hanno effettuato delle riprese proprio sul territorio andando a raccontare meglio i luoghi citati nel docufilm: la casa dei coniugi desiani, per esempio”.