Scienza Under 18: quando la scienza è una bellissima malattia

27 novembre 2024 | 15:40
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Scienza Under 18: quando la scienza è una bellissima malattia
L'edizione di Monza del 2023.

L’associazione Scienza Under 18 coinvolge in tutta Italia 9mila studenti. Il direttivo, tutto brianzolo, lancia un appello alle scuole: “lasciatevi contagiare”!

Tra di loro, i volontari, parlano di contagio, ma in questo caso la malattia è bella, avvincente, educativa e fa bene ai giovani e a tutta la società. E’ la passione per la scienza e diffonderla è la mission dell’associazioneScienza Under 18 (per gli amici SU18). Di carattere nazionale, questa realtà vede brillare la Brianza dalla quale provengono tutti i componenti del direttivo nazionale. E’ da loro che oggi arriva l’appello alle scuole di Monza e Brianza perchè si lascino contagiare, appunto, dalle proposte di Scienza Under 18 partecipando al grande evento di maggio: una tre giorni di eventi, exhibit, simposi e spettacoli dedicati alla scienza presso l’ICS Confalonieri di Monza. Ogni classe che vorrà aderire potrà farlo in due modi: portando i propri lavori in mostra e illustrandoli al pubblico o partecipando come pubblico. L’obiettivo è chiaro: portare alla luce quello che succede nelle scuole intorno alle materie scientifiche e rendere parte attiva gli studenti. Una dinamica che, spiega la presidentessa nazionale Gabriella Romagnoli, ex dirigente scolastica a Sovico, “trasforma i ragazzi in protagonisti e li aiuta a sviluppare capacità che vanno oltre le nozioni scientifiche imparate. Succede che i meno dotati dal punto di vista didattico, scoprano un vero talento nel ruolo di presentatori”. Accanto a Romagnoli, in un’associazione che coinvolge circa 9mila studenti all’anno in una rete di 10 centri territoriali su tutta la Penisola, ci sono il coordinatore scientifico monzese Fabio Mosca, docente presso la E.Fermi di Villasanta, e Gabriella Garatti che ha costruito la sua carriera in ST Microelectronics oltre ad essere stata vicesindaco a Villasanta.

scienza under 18

Il lavoro di coordinamento su tutta Italia non è semplice anche per via di difficoltà burocratiche sempre più stringenti, con figure dirigenziali o di segreteria nelle scuole che si avvicendano continuamente e rendono più faticoso il consolidamento dei contatti. Ma l’entusiasmo che gira intorno al progetto di Scienza Under 18 è quello un po’ folle dei ragazzini e degli scienziati. E sa contagiare volontari, ex docenti, ex genitori, associazioni, scuole e Comuni. Come quello di Monza che mette a disposizione della manifestazione di maggio la scuola e le utenze per tre giorni.  L’edizione 2025 si svolgerà dal 13 al 15 maggio alla scuola Confalonieri di Monza, intorno a un chiostro che, un po’ per caso, un po’ per iconici significati, è diventato il simbolo di queste manifestazioni in tutto lo Stivale. In quei tre giorni, se le scuole di Monza e Brianza (e degli altri centri territoriali nazionali) accoglieranno l’appello dei “tre moschettieri” brianzoli della scienza, centinaia di studenti mostreranno i loro lavori: dalle creazioni di robotica all’estrazione in diretta del dna delle piante, parteciperanno a simposi, ascolteranno gli interventi di ospiti esperti, si cimenteranno con piece teatrali a tema scientifico, mostreranno le locandine dell’evento, realizzate per Monza da istituti superiori come l’allora Isa di Monza o il Liceo Artistico di Giussano. E, ad ascoltarli, non saranno solo visitatori e famiglie che vorranno intervenire per curiosità, ma anche intere scolaresche in uscita didattica. Un maxi congresso scientifico, con l’età media di un istituto comprensivo e che si replica in tutta Italia, dal Trentino a Pescara, da Milano all’Alto Jonio Reggino.

scienza under 18

Sembra fantascienza, invece è scienza. Con una bella dose di lavoro volontario al quale, non nasconde Garatti, darebbe un bell’aiuto qualche piccola sponsorizzazione, “penso magari alle aziende che operano in questi campi scientifici e tecnologici – dice Garatti – in fondo supportare la formazione tra gli studenti è un investimento che in qualche modo poi torna, sotto forma di giovani più preparati e competenti”.

Mosca rinnova l’appello agli istituti comprensivi di Monza e Brianza a lasciarsi conquistare, apre il suo portatile e mostra le tabelle che raccontano questi anni di lavoro: “è un’organizzazione complessa – dice – si parte adesso per arrivare all’evento di metà maggio. Ma ne vale la pena“.