San Gerardo: 500mila euro per il progetto del dott. Gerussi sulla diagnosi delle malattie autoimmuni del fegato

4 ottobre 2024 | 13:02
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San Gerardo: 500mila euro per il progetto del dott. Gerussi sulla diagnosi delle malattie autoimmuni del fegato
dott. Alessio Gerussi, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dirigente medico della Gastroenterologia alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori

Ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dirigente medico della Gastroenterologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, sotto la guida del prof. Pietro Invernizzi, il dott. Gerussi ha ottenuto un prestigioso grant di 500.000 euro. Questo importante finanziamento sosterrà lo sviluppo di un progetto innovativo volto a migliorare la diagnosi e la gestione delle malattie autoimmuni del fegato.

Monza. La lotta contro le malattie autoimmuni del fegato ha ricevuto un impulso significativo grazie al dott. Alessio Gerussi, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dirigente medico della Gastroenterologia alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori. Il dott. Gerussi si è aggiudicato un prestigioso grant di 500mila euro nell’ambito del bando giovani della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB).

IL PROGETTO RIVOLUZIONARIO DEL DOTT ALESSIO GERUSSI

Il progetto innovativo, intitolato “AIVAR: Artificial Intelligence-Enhanced Diagnosis of PBC-AIH Variant Syndrome”, ha come obiettivo la diagnosi e la gestione della sindrome variante PBC-AIH, una condizione rara e orfana che combina caratteristiche della Colangite Biliare Primitiva (PBC) e dell’Epatite Autoimmune (AIH). Questa sindrome, che rappresenta circa il 10% dei casi totali, è particolarmente insidiosa poiché la diagnosi è frequentemente errata e il trattamento non è standardizzato, con il rischio di terapie inefficaci o dannose per i pazienti.

Alessio Gerussi

Il progetto AIVAR promette di rivoluzionare l’approccio a questa complessa sindrome attraverso l’uso di tecnologie avanzate e metodi basati sui dati. L’idea è di sviluppare un atlante digitale contenente immagini delle biopsie epatiche, che permetterà di analizzare i processi biologici e molecolari legati alla malattia. Inoltre, verrà implementato un sistema di intelligenza artificiale per supportare i medici nella diagnosi e verrà creata una nuova classificazione della sindrome, affiancata da un pannello diagnostico basato su analisi del sangue, per semplificare e migliorare la precisione diagnostica.

“Questo grant è un riconoscimento significativo del lavoro svolto fino ad oggi e un’opportunità per avanzare ulteriormente nel campo delle malattie autoimmuni del fegato – ha dichiarato il dott. Alessio Gerussi. – Grazie a questi fondi, potremo esplorare nuove frontiere della diagnosi e della cura, con l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti affetti da queste patologie rare e complesse”.

La Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, con questo finanziamento, sottolinea l’importanza di investire nella ricerca biomedica per mantenere un sistema sanitario lombardo all’avanguardia. I progetti finanziati non solo si concentrano sulla comprensione dei processi patologici, ma puntano anche a garantire che i risultati siano trasferibili ai pazienti e ai servizi sanitari della Lombardia nel medio termine.

Questa iniziativa non rappresenta solo un passo avanti per il dott. Gerussi e il suo team, ma anche per tutti i pazienti che affrontano quotidianamente le sfide legate alle malattie autoimmuni del fegato. La speranza è che, attraverso l’innovazione e l’impegno nella ricerca, si possano trovare soluzioni sempre più efficaci e personalizzate per migliorare la qualità della vita di chi vive con queste patologie.