Lissone e il futuro urbano: dialogo con Elena Granata tra crisi climatica e rigenerazione

La serata organizzata dalla lista civica Il Listone a Lissone mette al centro l’urbanistica e le scelte nuove per le città.
“La città è ciò che accade tra una casa e l’altra” oppure “L’urbanistica non è così complessa come appare” sono le frasi che rimangono più impresse dalla serata ‘Oggi ripensiamo il futuro. Nuove idee per l’ambiente e le persone’ organizzata dalla lista civica Il Listone a Lissone. Protagonista dell’incontro la professoressa pianificatrice architetto ElenaGranata, docente di urbanisticapresso il Politecnico di Milano, che ha offerto la sua competenza per delucidazioni e chiarimenti su una disciplina che riguarda più aspetti del vivere quotidiano: l’urbanistica.
“Il contenuto è la pianificazioneterritoriale visto che il nostro Comune, come tanti altri e la stessa provincia, sta mettendo mano alla revisione del PGT. – dichiara ConcettaMonguzzi, consigliere comunale Il Listone ed ex sindaca della città – L’urbanistica può sembrare piena di norme, ma deve interessare tutti per prendersi cura dei luoghi generando bellezza pubblica. Consente infatti di risvegliare un senso di appartenenza alla comunità e di identità. Il suolo non è solo uno strumento, un attore di produzione da consumare, ma agisce e si trasforma ribellandosi anche con forza”.

Con l’attiva partecipazione di circa cento persone tra cittadini e assessori, la prof. ssa Granata ha colto l’occasione per esporre i due principali macrotemi che stanno attraversando i nostri territori: la crisi climatica e la rigenerazioneurbana, tra luci e ombre.
L’urbanistica e la sfida dei cambiamenti climatici
“Sappiamo tutto della crisi climatica, abbiamo il monitoraggio dei dati in tempo reale e sappiamo anche quali sono le soluzioni grazie alle indicazioni di botanici, climatologi e urbanisti per intervenire sui territori e mettere in sicurezza le comunità. – dichiara la professoressa – Manca però la buona politica, passare dalla comprensione dei fenomeni alla messa in campo di azioni che da subito vanno nella giusta direzione”.

Elena Granata però non si è fermata alle parole, lanciando solo una provocazione alle amministrazioni. Assieme al Comune di Seregno è stato infatti redatto il Piano Clima: un documento strategico per la resilienza climatica a tutela della salute e dell’ambiente. Un esempio virtuoso “contenitore di azioni che dovrebbe essere il piano dei piani ancor prima del PGT” spiega la professoressa.
La sfida climatica richiede infatti di ripensare la struttura urbanistica attuando scelte nuove per le città riportando alberi e suoli liberi dove li abbiamo persi. “Il clima è un tema orizzontale che riguarda tutto, dal welfare alla salute dei cittadini” ricorda infatti il sindaco di Seregno Alberto Rossi, presente alla serata.

Ristrutturazione o rigenerazione urbana?
Nella città più cementificata della Brianza, con una percentuale del 71%, non si poteva poi non parlare della rigenerazioneurbana, tema noto anche come la città che cresce su se stessa. Spesso infatti, come spiega la prof. ssa Granata, si confonde la ristrutturazione con la rigenerazione.
Ricostruire su terreni già edificati, anche in stato di abbandono, genera nuova produzione edilizia e aumenta la densificazione dell’abitato, mentre sono le opere di de-pavimentazione la vera base degli interventi di rigenerazione urbana che permettono di combattere le isole di calore, aumentare la biodiversità e ridurre gli allagamenti nei centri urbani, come viene infatti indicato nel Piano Clima di Seregno.

Il processo di densificazione dell’abitato può inoltre avvenire tramite la costruzione in altezza, come nel caso di Milano, oppure in larghezza come Lissone ha già sperimentato. A causa infatti di uno sviluppo edilizio e demografico esagerato, riporta il consigliere comunale Il Listone Daniele Mariani, la città del mobile e del design registra 5 mila abitanti per km². In risposta è stata però approvata la variante al PGT per ridurre il consumo di suolo riducendo le aree previste come edificabili da 31 a 2 trasformando 360 mila m² in superficie agricola.
“Ognuno deve fare la propria parte, il futuro è qui e ora. – conclude il consigliere comunale Il Listone Marino Nava – Non ci devono essere colori politici e l’obiettivo deve essere la concretezza delle azioni“.