Lambro e maltempo: disastri idrici scongiurati tre volte in 10 mesi

10 settembre 2024 | 12:24
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Lambro e maltempo: disastri idrici scongiurati tre volte in 10 mesi
Il fiume Lambro a Monza.

Il Parco Valle Lambro racconta le strategie d’azione per contrastare gli effetti del maltempo, i progetti in corso e i controlli sull’acqua nera del rio Brovada.

Maltempo e Lambro: un legame sul quale tenere alta l’attenzione. Da novembre 2023 a oggi si sono verificati ben tre eventi meteorologici di eccezionale portata che hanno interessato la Brianza e messo a dura prova il bacino del Lambro. “Sono fenomeni che si verificano uno ogni 100 anni, ma il sistema anti-esondazione ha evitato il peggio per ben tre volte consecutive in pochi mesi”. Lo ha spiegato Marco Ciceri, presidente del Parco della Valle del Lambro che gestisce la diga di Pusiano e gli altri due siti fondamentali di Inverigo e Costa Masnaga nel sistema di contenimento delle piene del Lambro. Quello, per intendersi, destinato a scongiurare allagamenti in Brianza.

Le dichiarazioni del presidente del Parco Valle Lambro sul maltempo (che rassicurano sull’efficacia delle strumentazione ma allarmano per la frequenza delle situazioni di allarme)  sono contenute in un articolato comunicato stampa diffuso per illustrare la situazione dei giorni scorsi, con il forte maltempo tra domenica e lunedì. “Nella giornata di domenica 8 settembre – esordisce la relazione – si è verificato attorno alle ore 17, in zona Triuggio, un violento nubifragio. Nella nottata tra domenica 8 e lunedì 9 si è registrato un secondo importante fenomeno meteorologico, attorno alle 4.30″.

L’intensità d’acqua di entrambe le precipitazioni sarebbe stata così eccezionale, con tempi di
ritorno del fenomeno stimati tra i 50 e i 100 anni, da determinare una portata oltre il limite per il rio Brovada e un corrispondente livello molto alto del fiume Lambro, il cui territorio nell’intera giornata di domenica 8 è stato colpito in modo persistente dal maltempo. Questa situazione, spiega il Parco, ha causato una sorta di “rigurgito del torrente locale (affluente del Lambro che si origina a Besana in Brianza per attraversare proprio nell’ultimo tratto il comune di Triuggio), ridotto all’incapacità di scaricare nel bacino del fiume. Sarebbe questa la causa dell’esondazione del rio in località Ponte a Triuggio.

MALTEMPO E RISCHIO IDRICO SUL LAMBRO: LE CONTROMISURE DELL’ENTE PARCO

Intense le contromisure per il maltempo messe in atto dal personale del Parco della Valle del Lambro. Tra la giornata di domenica e la notte successiva, nel lago di Pusiano (Co) sono stati invasati 2 milioni e mezzo di metri cubi di acqua; nella cava di Brenno (Costa Masnaga) un milione e mezzo di metri cubi; alla diga di Inverigo, in due momenti diversi, 750mila metri cubi nel pomeriggio di domenica e 700mila metri cubi nella notte. “I tecnici del Parco sono rimasti operativi su tutta l’asta del Lambro per l’intera giornata di domenica 8 e anche nel corso della nottata, per continuare a monitorare l’evolversi della situazione, con particolare riferimento alla criticità di Triuggio. Un’operatività che è continuata sull’intero sistema anti-piena del Lambro sino al primo pomeriggio di lunedì”, racconta il comunicato.

L’ACQUA NERA DEL RIO BROVADA E I PROGETTI IN CORSO

In merito alla situazione del Rio Brovada, il Parco informa che sta portando avanti per Regione Lombardia due progetti complessi per la sua laminazione. Il primo lotto di interventi interessa il territorio di Besana in Brianza ed è attualmente in fase di progettazione
esecutiva. I lavori saranno appaltati per la primavera del 2025. Il secondo lotto d’intervento
sarà nel comune di Triuggio ed è attualmente in fase di redazione progettuale definitiva.
Entrambi i progetti porteranno alla realizzazione di vasche di laminazione in sequenza,
proprio con l’obiettivo di cercare di contenere le piene del torrente. Si tratta di interventi
significativi che certamente potranno aiutare in futuro a rendere più sicuro il tratto critico,
pur nell’incertezza dell’evolversi dei fenomeni dovuti ai cambiamenti climatici in atto.

Per quanto riguarda la colorazione nera del rio Brovada, Il Parco informa che in questi giorni è stata al centro dell’attenzione dell’ente dopo l’episodio di venerdì 6 settembre.  Già in passato si sono manifestate simili problematiche. Le ultime in ordine di tempo, si sono verificate solo lo scorso maggio. Venerdì scorso il corso d’acqua ha assunto un colore nerastro, all’altezza del Ponte di Triuggio.
L’evento è stato immediatamente segnalato da una Guardia ecologica volontaria del
nostro Parco al numero verde delle emergenze ambientali. In contemporanea, l’ente Parco ha provveduto a inviare una segnalazione all’Agenzia regionale per l’Ambiente, che ha
comunicato di avere già avviato ulteriori passaggi di verifica sulle attività in essere nella
zona della frazione di Calò.
La segnalazione è stata inoltrata anche a BrianzAcque, con lo scopo di conoscere gli esiti
delle verifiche sugli scolmatori di piena del tratto interessato dal fenomeno. BrianzAcque
ha reso noto che non si registrano anomalie nel tratto fognario in questione, “Gli uffici competenti dell’ente Parco e le Gev in servizio sul territorio continueranno a monitorare costantemente la situazione, in attesa di un riscontro ulteriore sulla problematica da parte dei soggetti preposti alle verifiche”.