Cornate d’Adda: alzaia interrotta dalla frana, solo un bando può sbloccare la situazione

Un barlume di speranza potrebbe arrivare da un bando regionale dedicato al dissesto idrogeologico, che potrebbe sbloccare i fondi necessari per la sistemazione della frana a Cornate d’Adda.
Cornate d’Adda continua a fare i conti con le conseguenze della frana che, da maggio, ha interrotto completamente l’alzaia del naviglio. Il cedimento del terreno ha provocato il crollo della strada e del guard rail, entrambi trascinati nel naviglio, interrompendo così un’importante via di collegamento per residenti e ciclisti. Sono passati oramai 4 mesi da quel giorno e la domanda che si stanno ponendo un po’ tutti è: quando riaprirà l’alzaia? Non vi terremo troppo sulle spine: la data non c’è. Ma forse qualcosa si muove.
Frana sull’alzaia a Cornate d’Adda: a settembre i caratelli di segnaletica
Nelle prime settimane dopo il disastro ci si doveva orientare “a occhio”. Nessun cartello avvisava dell’interruzione e delle deviazioni. Solo successivamente sono stati messi dei fogli provvisori e ora, da settembre, grazie ad una spesa condivisa tra i comuni di Trezzo, Cornate e Paderno, che hanno investito qualche migliaia di euro, sono stati installati dei veri e propri cartelli. Un passo avanti, certo, ma anche un segnale chiaro che i lavori di ripristino dell’alzaia non sono previsti a breve.

Noi di MBNews abbiamo voluto contattare il sindaco di Cornate d’Adda, Andrea Panzeri, per capire ad oggi com’è la situazione. “Abbiamo richiesto al Consorzio Ticino Est Villoresi di attivarsi per il ripristino del tratto, ma non abbiamo al momento notizie su quando potrebbero iniziare i lavori – ci ha detto – L’assenza di tempistiche precise per il recupero è una brutta notizia per i nostri cittadini e per tutti coloro che utilizzano questa importante via di comunicazione. Noi, più che sollecitare gli Enti preposti nient’altro possiamo fare”.
I danni stimati non sono cosa da poco: si parla di oltre un milione di euro. Una cifra importante per le opere di ripristino. “Dopo i due eventi franosi dello scorso maggio, a seguito dell’episodio di forte maltempo registrato, sono in corso le verifiche del caso – ci fanno sapere con una nota stampa ufficiale quelli del Consorzio – Regione Lombardia ha indicato al Comune di Cornate d’Adda il Consorzio Est Ticino Villoresi come possibile ente attuatore delle future opere di ripristino, che andranno pianificate una volta allocate le necessarie risorse da parte di Regione Lombardia”.
A maggio la richiesta di audizione… mai discussa
L’attesa per una soluzione si protrae da mesi. A maggio, in Regione Lombardia era stata fatta richiesta di audizione che però non è mai stata discussa in Commissione. La richiesta, firmata dai consiglieri Gian Mario Fragomeli, Alfredo Simone Negri e Luigi Ponti, aveva l’obiettivo di chiarire i tempi di ripristino e di sollecitare la presenza del Direttore del Consorzio Est Ticino Villoresi per fare il punto sulla situazione. Nessun progresso da allora è stato fatto. Ma oggi, forse qualcosa si muove nel verso giusto.
Un bando come possibile soluzione?
Un barlume di speranza potrebbe arrivare da un bando regionale dedicato al dissesto idrogeologico, che potrebbe sbloccare i fondi necessari per la sistemazione della frana a Cornate d’Adda. La Giunta regionale ha approvato lo scorso 9 settembre la Delibera n. XII/3001, che definisce i criteri per il Bando Dissesti 2024. Questo bando, non ancora ufficialmente aperto, consentirebbe ai comuni che rispondono ai requisiti indicati di presentare domanda per ottenere finanziamenti destinati alla realizzazione di opere di difesa del suolo, inclusa la sistemazione di versanti soggetti a frane.