Addio a Nonno Beppe, faccia amica del Piedibus di Arcore

30 maggio 2024 | 17:53
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Addio a Nonno Beppe, faccia amica del Piedibus di Arcore
Giuseppe Redaelli.

Giuseppe Redaelli è scomparso il 29 maggio. Ha accompagnato a scuola generazioni di bambini come nonno civico, pettorina giallo fluo e bandierina al cielo.

Nonno Beppe, all’anagrafe di ArcoreGiuseppe Redaelli, aveva centinaia di nipoti adottivi. Sono le generazioni di alunni della scuola primaria che negli anni hanno usufruito del Piedibus di cui il pensionato era il volto gioviale e la guida ferma. Il rammarico per la sua morte, avvenuta il 29 maggio, è quindi un sentimento collettivo per la città di Arcore che si unisce al lutto della moglie Renata e delle figlie Anna e Paola.

Classe 1939, nato a Monza, Nonno Beppe aveva l’impegno sociale nel dna e una determinazione garbata fuori dal comune. Quella di chi intraprende qualunque impegno, convinto che si possa arrivare al traguardo. Giuseppe Redaelli, residente poco dopo il passaggio a livello di via Battisti, dalla parte della città che si collega a Cascina del Bruno, è stato a lungo un membro della consulta del suo quartiere. Era il tipo che poteva trascorrere un’intera giornata sul tetto del vicino di casa per segnarsi ad ogni abbassamento di sbarra, quanti minuti il passaggio a livello restasse chiuso. Un’apparente follia, in piena estate, per un anziano, ma tutt’altro che infondata. In quel periodo, Redaelli combatteva perché le ferrovie si impegnassero a trovare un sistema più efficace che scongiurasse le infinite attese davanti alle sbarre chiuse (“anche 27 minuti”, diceva contrariato). Tutto sempre in un’ottica di impegno sociale, pensando a tanti pedoni, anziani o mamme coi passeggini, che non potevano fare altro che aspettare in piedi i tempi biblici delle sbarre. Come membro del comitato, apriva le porte di casa ai colleghi e con loro studiava le mappe urbanistiche (una su tutte quella della riurbanizzazione dell’ex area Falck) srotolandole sul tavolo del salotto. Presentandosi poi in rima fila durante i consigli comunali.

giuseppe redaelli arcore

Ma l’impegno per cui verrà ricordato con più affetto è appunto quello svolto con il  Piedibus come nonno civico: pettorina giallo fluo e bandierina, con le sue tabelle precise che riportavano i colori e le fermate dei diversi percorsi. “Nonno Beppe sei una perla, rara e preziosa”, recita un diploma che gli hanno dedicato i colleghi del Piedibus e l’associazione genitori@attivi. La figlia Anna, mamma di un alunno che frequenta la stessa scuola primaria dove Nonno Beppe è è stato attivo, tira fuori dall’album dei ricordi una foto che lo immortala con gli stivaloni di gomma immersi nel fiume, “la pesca era la sua grande passione“, dice. Come per quelle persone che per natura sanno riempire l’attesa di calma e fiducia nel risultato.

giuseppe redaelli arcore