Servizio Civile Universale alla Fondazione Lega del Filo d’Oro

Si cercano 4 volontari per il Centro Socio Sanitario Residenziale di Lesmo e il Servizio Territoriale annesso. Ecco come candidarsi, entro il 15 febbraio.
Servizio Civile Universale alla Fondazione Lega del Filo d’Oro: quattro posti a Lesmo. La Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, da sessant’anni punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale, aderisce all’edizione 2024 del Servizio Civile Universale con 2 nuovi progetti: “Il contatto che vale” e “Per mano nel mondo”. In Lombardia l’Ente ricerca complessivamente 4 giovani volontari, tutti per una destinazione brianzola: 2 da inserire presso il Centro Socio Sanitario Residenziale di Lesmo, e 2 da inserire presso il Servizio Territoriale annesso al Centro. Il Servizio Civile ha una durata pari a 12 mesi con un impegno previsto di 25 ore settimanali e gli operatori volontari percepiranno un assegno mensile di 507,30 euro.
Per presentare la propria candidatura al Servizio Civile con il Filo d’Oro ci sono ancora pochi giorni. La scadenza è per le ore 14.00 del 15 febbraio 2024 e la modalità è la seguente: piattaforma Domanda on Line (DOL) dove, mediante un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale candidarsi. Per ricevere maggiori informazioni su come effettuare il Servizio Civile presso la Lega del Filo d’Oro è possibile consultare la sezione dedicata sul sito www.legadelfilodoro.it o contattare direttamente il settore Attività Istituzionali e Volontariato della Lega del Filo d’Oro, ai numeri 071 7245302 – 071 7245304, oppure all’indirizzo e-mail aiv@legadelfilodoro.it.
“L’esperienza del Servizio Civile presso la Lega del Filo d’Oro permetterà, ai ragazzi e alle ragazze che ne prenderanno parte, non solo di acquisire nuove competenze, ma anche di vivere un’importante esperienza formativa dal punto di vista umano e personale – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – I giovani volontari saranno affiancati, infatti, da un’intensa attività di formazione condotta dal personale dell’Ente e contestualmente potranno aiutare le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali ad uscire dal loro isolamento, attraverso preziose occasioni di relazione che, auspichiamo, possano far germogliare quell’impegno inteso come valore di coesione sociale, capace di fare la differenza nella vita di chi non vede e non sente”.
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