L’Europa verso Monza: dialogo su Bruxelles e le sfide locali

Oggi, 9 febbraio, al Centro Civico San Rocco, si terrà l’incontro con Maria Angela Danzì, deputata Non Iscritta (NI) al Parlamento Europeo.
“L’Europa non è lontana come si pensa e si dice: per questo ho voluto organizzare una serata aperta a tutti i cittadini. Attraverso il resoconto della mia attività al Parlamento europeo voglio aumentare la consapevolezza della vicinanza dell’Europa ai territori, ai loro bisogni e alle loro potenzialità. E’ importante che siano chiari gli ambiti di intervento dell’Unione europea e le azioni che le persone singole e i gruppi possono intraprendere per farsi sentire”: spiega Maria Angela Danzì, deputata Non Iscritta (NI) al Parlamento Europeo, organizzatrice dell’evento pubblico che si terrà oggi, 9 febbraio, alle ore 21 a Monza.
L’appuntamento presso il centro civico S. Rocco in via D’Annunzio sarà l’occasione per ripercorre il lavoro di rappresentanza dei temi legati alla realtà monzese fatto e da fare a Bruxelles, tracciando un percorso per il futuro. Per questo saranno presenti anche un’avvocata, Alessandra Iurlaro; un giovane laureando in Scienze Politiche, Mattia D’Amore; un Senatore, Bruno Marton; e l’ex consigliere regionale Marco Fumagalli.
Dalle 18, sempre davanti al centro civico, ci sarà la raccolta firme alla petizione popolare che verrà presentata settimana prossima alla Commissione petizioni (PETI) del Parlamento europeo, di cui Danzì è membro. “Le petizioni sono uno strumento di partecipazione importante e sottovalutato – spiega Danzì – che ogni cittadino può presentare su problemi legati all’applicazione del diritto europeo, richiamando l’attenzione della Ue su presunte violazioni dei diritti individuali e collettivi
“Le maggiori preoccupazioni dei cittadini riguardano la salute, che significa servizi sanitari ma anche tutela e rivalutazione dell’ambiente: sto seguendo le ragioni di chi si oppone all’ampliamento dello svincolo di Sant’Alessandro\San Rocco. Due settimane fa ho accolto a Bruxelles i sindaci interessati dal Tratto D-Breve della Pedemontana e settimana scorsa ci siamo sentiti per improntare un’azione a livello europeo. Ho incontrato spesso esponenti della comunità Lgbtq+ mobilitati per dare i sostegni necessari alle famiglie. Con interrogazioni, petizioni, denunce e proposte è possibile smuovere, da lontano, le istituzioni locali che non sempre sanno come muoversi”.