
Il sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza ha coinvolto per il 20% imprese brianzole.
Due imprese su tre anche in Brianza stanno accusando i colpi della Crisi del Mar Rosso e Canale di Suez. Il dato emerge dal sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (dati elaborati dall’Ufficio Studi) con le risposte giunte da 323 imprese il 20% delle quali parla brianzolo. La grave crisi nel Mar Rosso per gli attacchi dei ribelli Houthi, soprattutto per via della forte riduzione del passaggio di navi nel Canale di Suez da dove transita normalmente il 12% del traffico merci mondiale (fonte Eurommerce), sta causando conseguenze serie.
LE RIPERCUSSIONI DELLA CRISI DEL MAR ROSSO
Nell’elenco: ritardi delle consegne,aumenti dei costi, difficoltà di approvvigionamento. Che si sommando a un quadro già faticoso che Confcommercio attribuisce al carico locale di tasse e tariffe. Da qui, sempre secondo l’analisi di Confcommercio, deriverebbe una posizione favorevole alla missione navale per garantire sicurezza al traffico mercantile per il 74% delle imprese sentite: il 76% da Milano ed area metropolitana; il 20% da Monza e Brianza, il 4% da Lodi. Al sondaggio hanno risposto imprese di tutte le dimensioni: l’81% fino a 19 addetti, il 19% oltre (3% le imprese con più di 250 addetti). Categorie più rappresentate nelle risposte ricevute: le attività commerciali non alimentari al dettaglio e all’ingrosso (16 e 12%), la ristorazione e gli agenti rappresentanti di commercio (11%), gli artigiani (6%), servizi alle imprese e attività di trasporti/logistica (5%).
I DATI DEL SONDAGGIO DI CONCOMMERCIO
I problemi maggiori (risposta multipla) riguardano in particolare i ritardi nelle consegne (29%); l’aumento del costo delle materie prime (26%); delle merci vendute (21%); la difficoltà di approvvigionamento. Segnalato anche il calo dell’export (5%). Il 38% delle imprese che hanno risposto al sondaggio svolge in modo specifico attività di import/export.
LE SOLUZIONI TEMPORANEE DELLE IMPRESE
Più della metà delle imprese sta attuando soluzioni alternative logistiche (56%) e dedicando attenzione agli aspetti contrattuali (33%) ed assicurativi (11%), al fine di contenere le conseguenze della crisi. Ma per l’84% degli intervistati c’è uno sguardo pessimista che prevede un peggioramento dlela situazione. Su questa base, la convinzione per circa 3 imprese su 4 che intervenire con una missione navale sia necessario
CONFCOMMERCIO SULLA CRISI DEL MAR ROSSO
“Proprio in questi giorni – dichiara Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – si discute a Milano sul calo, negli ultimi anni, delle imprese commerciali: fra Covid, guerre, inflazione, rincari di materie prime ed energia. La crisi del Mar Rosso, con la diminuzione del traffico navale dal Canale di Suez, sta creando ulteriori problemi alle imprese commerciali del nostro territorio, Una situazione preoccupante che appesantisce le difficoltà delle attività del commercio già penalizzate da anni di crisi e da crescenti costi su tasse e tariffe”.
La situazione potrebbe avere ripercussioni sui livelli occupazionali, con poca propensione ad assumere sia a tempo indeterminato (l’80% non prevede assunzioni) sia a tempo determinato (l’84%).