Qualità dell’aria 2023 per Arpa Lombardia: Brianza bene, ma non benissimo

Il report dell’agenzia regionale, nella sua versione provvisoria, definisce il 2023 l’anno migliore degli ultimi 20 rispetto alla presenza di agenti inquinanti.
Non osi quasi crederci, se leggi i dati del report annuale di Arpa Lombardia pubblicato oggi, 12 gennaio sulla qualità dell’aria: il 2023 risulta l’anno migliore degli ultimi 20 in Lombardia, Brianza compresa. “In generale, almeno rispetto agli inquinanti normati ancora sopra i limiti di legge -esordisce lo studio dell’agenzia regionale – si può affermare che il 2023, pur registrando ancora alcune situazioni di superamento degli standard normativi, talora anche significative, possa considerarsi complessivamente l’anno migliore da quando si è avviata la misura della qualità dell’aria. Non solo la media annuale di PM10 come da più anni ormai non supera in nessuna stazione i limiti normativi, ma anche la media annuale di PM2.5 è rimasta per la prima volta entro i limiti in tutta la Lombardia“. In questo quadro, la provincia di Monza è in linea con la tendenza ma non brilla per la sua media annuale. Stando su uno dei valori più rilevanti, quello del PM10, il nostro territorio risulta peggiore di Como, Bergamo, Sondrio, Lecco e Varese. A Monza e Brianza la media annuale per il 2023 (il parametro preso da Arpa è stato quello, per ogni città, della stazione peggiore), è stata di 28 µg/m3. Nel 2006 era di 53, nel 2018 di 33. Il valore limite della media annua è stabilito 40 µg/m3. In quanto a numero di giorni di superamento dei valori, Monza fa malino come Brescia (40 giornate), peggio di Pavia, Bergamo (21 giorni), Como (15 giorni), Lecco, Sondrio e Varese. Va però segnalato, leggendo le tabelle del report di Arpa, che nel 2006 furono 145. Per quanto riguarda il PM2.5, la Provincia di Monza ha migliorato il suo livello. Non che ci volesse molto, considerato che nel 2022 raggiunse i 25 µg/m3 piazzandosi seconda peggiore dopo Milano in tutta la regione. Nel 2023 invece la media è scesa a 18 e Monza è risalita intorno a metà classifica.
POLITICA, METEO E IMPEGNO PERSONALE: ECCO COSA RIPULISCE L’ARIA IN BRIANZA
Sul miglioramento della qualità dell’aria in Lombardia come in Brianza, da un lato la politica rivendica un merito nell’andamento positivo, per i provvedimenti messi in campo. Così fa per esempio il legista regionale Alessandro Corbetta, nel comunicato stampa diffuso oggi: “Ciò dimostra come gli investimenti nell’efficientamento energetico fatti dalla Giunta Fontana stanno dando i loro frutti”. In realtà occorre tenere presenti due fattori. Il primo è che il report di Arpa Lombardia, nel suo complesso, è ancora in una versione “provvisoria”, in quanto, vi si legge, “Tale analisi non comprende ancora gli andamenti dei metalli e del benzo(a)pirene, per i quali si devono attendere i risultati dell’analisi di laboratorio degli ultimi campioni”. In secondo luogo occorrerebbe un mettere a fuoco la interconnessioni tra i livelli degli inquinanti e le condizioni meteorologiche. In merito il report cita: “Per quanto riguarda il primo trimestre, inoltre, si evidenzia una ventosità superiore alla norma nel mese di febbraio (che può avere contribuito a ridurre gli episodi di accumulo anche in condizioni di scarsa precipitazione). Complessivamente, non è facile distinguere l’impatto della specificità meteorologica dell’anno rispetto al contributo dovuto alla riduzione delle emissioni; sull’andamento degli inquinanti dello scorso anno hanno probabilmente influito entrambi i fattori“. E poi: “Ovviamente, se non ci si confronta con gli attuali limiti di legge ma con i valori proposti dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la strada da percorre è ancora lunga“. La tendenza però è innegabilmente positiva e questo esorta a mantenere alta concentrazione e impegno non solo a livello politico ma anche nella quotidianità di ogni cittadino.