L'iniziativa

I 25 anni dell’Università Bicocca, ecco la mostra sulla trasformazione del quartiere

L'Ateneo, che ha il suo Polo biomedico a Monza nei pressi dell'Ospedale S.Gerardo, celebra l'importante anniversario con un'esposizione ricca di immagini e informazioni.


“Là dove c’era l’erba, ora c’è una città. E quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà?”. Così recita uno dei versi più noti de “Il ragazzo della via Gluck”. Se nel 1966 la voce di Adriano Celentano cantava con malinconia la cementificazione di un quartiere periferico di Milano, c’è una trasformazione urbanistica che in un’altra zona di Milano, la Bicocca, invece stupisce in positivo chi ne ha conosciuto il volto di un tempo.

Dove, infatti, avevano sede grandi industrie come Pirelli e Breda, da 25 anni esiste l’Università degli studi di Milano-Bicocca, che ha il suo Polo di Medicina e Chirurgia a Monza, 37 mila studenti, più di 1180 professori e ricercatori, 77 corsi di laurea e un campus di 144 mila metri quadri.

Da quel 10 giugno 1998, quando con un decreto ministeriale fu istituita la “Seconda Università degli Studi di Milano”, che poi prese il nome di Università di Milano-Bicocca, la riqualificazione di un quartiere industriale continua a generare cultura, ricerca e innovazione. Un percorso lungo e affascinante che fino a luglio sarà celebrato nella mostra intitolata “Dagli operai agli studenti: le trasformazioni del quartiere Bicocca tra deindustrializzazione e nuove opportunità”.

L’IDEA

L’obiettivo dell’esposizione, che è visitabile liberamente negli orari di apertura dell’edificio U6-Agorà in piazza Ateneo Nuovo a Milano dal lunedì al venerdì (8-20) e il sabato (8-14), è raccontare a studentesse e studenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e alla cittadinanza che cosa è stata e cosa ha rappresentato nel tempo l’area dove ora sorge l’ateneo, quali ne erano i caratteri e i valori che ora, in un contesto radicalmente mutato, continuano a essere fonte di ispirazione.

La mostra si sviluppa lungo tre direttrici. C’è, infatti, una selezione di 40 fotografie in bianco e nero che mostra visivamente la metamorfosi dell’area da fabbrica delle cose a fabbrica delle idee. Alle immagini si aggiunge una cronaca della trasformazione del quartiere Bicocca affidata a una scelta di articoli apparsi sulle pagine dei quotidiani.

La rettrice Iannantuoni taglia il nastro all'inaugurazione

A completare la proposta offerta da “Dagli operai agli studenti: le trasformazioni del quartiere Bicocca tra deindustrializzazione e nuove opportunità”, alla cui inaugurazione è intervenuta anche Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca dal 2019 e dal 2023 prima donna al vertice della Crui (Conferenza dei rettori italiani), c’è un collage fotografico dei volti che attraverso lezioni, seminari e incontri hanno contribuito a costruire la storia dell’ateneo.

LA STORIA

L’origine della Bicocca risale al periodo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta quando il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica decide di sdoppiare le Università con più di 40mila iscritti, tra le quali quella di Milano.

La Bicocca fu scelta come area dove insediare un nuovo polo accademico, che sin da subito comprendeva anche la Facoltà di Medicina e Chirurgia da costruirsi a Monza, nelle adiacenze dell’Ospedale San Gerardo. Il campus Bicocca, che si inserisce in un ampio progetto avviato intorno al 1986 e coordinato dall’architetto Vittorio Gregotti, comprende oggi ventidue edifici, dove lavorano 843 dipendenti e si svolge anche un’ampia offerta formativa post laurea.

MEDICINA

Il Polo di Monza ha vissuto negli ultimi anni una notevole crescita delle attività scientifiche e didattiche. Per questo si è realizzato, in prossimità della sede della Facoltà di Medicina, un nuovo edificio per la didattica, denominato U18. Rilevante anche la presenza del Centro di Bioimmagini, una struttura finalizzata allo studio di nuovi metodi diagnostici nel settore oncologico, neurologico e cardiovascolare.

Tra i progetti del prossimo futuro anche la realizzazione di residenze per studenti e ricercatori. In questa direzione, anche nell’ottica di una più complessiva rigenerazione urbana, nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha dato il via libera al protocollo d’intesa con Università degli Studi di Milano-Bicocca, Comune di Monza e Agenzia del Demanio per utilizzare l’area dell’ex Caserma IV Novembre in via Grigna.

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