A cura di

Segnalazioni

Segnalazione

Ciclostazione di Lissone: un anno e tre mesi di serratura fuori servizio

Secondo il Comune la riparazione della ciclostazione è compito di SCT Group. Intanto la soluzione è del nastro adesivo.


È dal 5 ottobre 2022 che la serratura della ciclostazione di Lissone è fuori servizio. È da un anno e tre mesi che la struttura, contenente le bici dei pendolari, è sempre rimasta aperta. Quando feci la chiamata di segnalazione i tecnici risolsero il problema con del nastro adesivo per impedire che la porta rimanesse chiusa. Una soluzione che da temporanea sembra però essere diventata definitiva.

Il vicesindaco, nonché assessore ai lavori pubblici, Oscar Bonafè ha spiegato che “si tratta di un edificio pubblico, ma è all’interno dell’appalto della società SCT Group la quale gestisce oltre alla ciclostazione anche le strisce blu”. Contattata, non è stato però possibile ricevere una risposta via mail o telefonicamente dalla società in merito alle tempistiche e ai costi della riparazione. Intanto, dato che non è più necessario il lettore della tessera sanitaria per sbloccare la porta, sono state affisse nuove indicazioni: “Per entrare spingere la porta senza utilizzare la tessera sanitaria”.

Ciclostazione a Lissone, le spiegazioni del vicesindaco Bonafè

“Purtroppo da un anno e mezzo, quindi da prima del nostro insediamento in Comune, la serratura è rotta. – ricorda Bonafè –  Negli accordi di contratto è però segnato il loro compito di dover sistemare la ciclostazione. SCT Group aveva anche avvallato l’idea di aprire degli uffici all’interno della struttura nei pressi della stazione ferroviaria, così anche da svolgere un maggiore controllo sulle bici”.

Una situazione di incuria e di scarsa sicurezza ben nota visto che Bonafè fa sapere che “al Comandante dottor Matteo Caimi, Commissario Capo di Polizia Locale, la quale supervisiona la gestione delle soste, sono infatti già arrivati alcuni solleciti e mi auguro che al più presto sistemino la situazione”.

La stessa sindaca, Laura Borella, ha confermato all’assessore che “è tutto a carico della società SCT Group e che hanno onere e onori di sistemare la ciclostazione. Non è a carico del Comune sistemare il locale: nel nuovo contratto era indicato che avrebbero spostato lì gli uffici”.

A farne le spese sono però i lissonesi. Le 100 postazioni per biciclette sono sì sottoposte a videosorveglianza h24, ma chiunque può liberamente accedervi. Un ostacolo in più per chi vuole evitare l’uso dell’automobile e per incentivare l’uso della mobilità dolce.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.