L'INIZIATIVA |
Economia
/
Sociale
/

Diritto all’abitare, la petizione popolare del Sunia arriva anche a Monza e in Brianza

29 novembre 2023 | 07:54
Share0
Diritto all’abitare, la petizione popolare del Sunia arriva anche a Monza e in Brianza

Il testo, a cui è possibile aderire firmando nelle sedi territoriali del Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari, descrive una vera e propria emergenza, che ha bisogno di interventi e investimenti.

La casa è sinonimo di sicurezza, stabilità e protezione. Il luogo in cui ognuno di noi può essere davvero se stesso. Eppure per sempre più persone il valore positivo della casa, in un quadro socio-economico complesso, è messo in discussione o addirittura negato.

Per questo “La casa è un’emergenza irrisolta: occorrono interventi strutturali per riqualificare il patrimonio e rilanciare il mercato della locazione a canoni sostenibili” è non a caso la frase iniziale della petizione popolareche il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari) ha lanciato in tutta Italia.

Anche a Monza e in Brianza, dove la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica, sostenuta dalla Cgil, sta promuovendo, nelle proprie sedi territoriali, la raccolta delle firme che poi saranno inviate alle Presidenze del Senato e della Camera dei Deputati.

petizione Sunia

L’iniziativa vedrà oggi, 29 novembre, il Sunia in Piazza SS. Apostoli a Roma con un presidiodalle ore 14 alle ore 17 “per chiedere fondi di sostegno alle famiglie, alloggi popolari di nuova costruzione, la riqualificazione di quelli esistenti ma non assegnati e alloggi per studenti” spiega Mariella Pollara, Segretaria generale del Sunia Monza e Brianza.

LA SITUAZIONE

I numeri del disagio abitativo in Italia sono allarmanti. E le scelte del Governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023, secondo il Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari, vanno nella direzione opposta ad una risoluzione del problema.

Nella petizione popolare, infatti, si legge che “l’attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare in molti casi supera i 10 anni per un nucleo familiare a basso reddito”. Per questo “servono almeno 600.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica partendo dalla riqualificazione e dal recupero del patrimonio sfitto e non utilizzato e quindi a consumo zero di suolo”.

SuniaMariella Pollara

Ci sono, sostiene il Sunia, “oltre 60.000 alloggi di edilizia pubblica sfitti che attendono risorse per essere ristrutturati e riassegnati alle famiglie in graduatoria”. Un numero in costante aumento, che si inserisce in un contesto in cui il 70% del milione circa di alloggi pubblici necessita di interventi strutturali e/o di efficientamento energetico.

Un dato, inoltre, in netto contrasto con il fatto che circa 2 milioni e mezzo di famiglie italiane non sono in condizioni di pagare l’affitto e le spese condominiali e servono almeno 60.000 alloggi pubblici a costi sostenibili per garantire il diritto allo studio degli studenti. Che nei mesi scorsi hanno protestato un po’ ovunque contro il caro affitti dormendo nelle tende davanti alla Università.

IL NOSTRO TERRITORIO

“Si sono raggiunte cifre record per una casa in locazione in tutta Italia e questo è visibile in maniera molto evidente anche nel nostro territorio – afferma Pollara – un record che arriva da anni di canoni al rialzo senza nessun tipo di regolamentazione e senza che il Governo abbia mosso un dito”.

“Anzi in questa Finanziaria ha azzerato il Fondo sostegno all’affitto e il Fondo per la morosità colpevole – continua – a Monza e in Brianza stanno aumentando gli sfratti per morosità che hanno bisogno di risposte dagli enti locali, che invece sono in grande difficoltà”.

Sunia-cgil-monza-brianza [1600x1200]

LE RICHIESTE

Nella petizione per il “Diritto all’abitare” il Sunia indica con chiarezza quali sono le misure da mettere in campo per rendere effettiva una questione di dignità umana ormai a rischio per sempre più meno persone. Tra i punti principali ci sono “il rifinanziamento del Fondo nazionale di sostegno all’affitto, nella misura di 900 milioni di euro e per la morosità incolpevole per evitare nuove ondate di sfratti” e “un Piano Casa nazionale con finanziamenti statali e regionali, certi e continuativi”.

Per il Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari c’è bisogno anche di “una legge quadro nazionale di riordino degli enti gestori di immobili pubblici, della programmazione e del finanziamento pluriennale delle ristrutturazioni degli alloggi pubblici sfitti, della creazione di una Banca dati del riuso per gli immobili pubblici dismessi e di una regolamentazione nazionale degli affitti brevi“.

“C’è bisogno di più alloggi di edilizia popolare per affrontare l’attuale disagio abitativo e l’aumento della povertà – è l’appello della Segretaria generale del Sunia Monza e Brianza – il diritto alla casa deve essere messo all’ordine del giorno delle azioni del Governo e del Parlamento. Per questo chiediamo ai cittadini di sottoscrivere la petizione“.