Mamma rapinata con la sua bambina e passante ferito con un sasso: rimpatriato

L’uomo, arrivato in Italia nel 2020, aveva già un passato criminale
Un biglietto di sola andata per la Libia. Nella giornata di martedì 3 ottobre, il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento in frontiera di un cittadino libico nato nel 1996, irregolare sul territorio nazionale.
L’uomo, arrivato in Italia nel 2020, aveva già un passato criminale: prima una denuncia per lesioni aggravate quando, durante un controllo di polizia presso la Stazione Centrale di Milano, in stato di alterazione, aveva ferito gli agenti ad una mano e poi, con un sasso all’improvviso aveva colpito alla testa un passante. Nel mese di aprile dello stesso anno era finito in manette accusato di essere l’autore di una rapina aggravata. La vittima una mamma con la sua bambina di 5 anni. Il 27enne le aveva rubato il telefono cellulare strappandoglielo di mano.

INCENDIO IN CARCERE
Sottoposto a custodia cautelare in carcere, era stato condannato alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione che aveva scontato inizialmente nel carcere di Pavia. Qui, ad agosto di quest’anno, insieme ad altri detenuti, avrebbe appiccato un incendio in cella e oltre che a commettere i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Trasferito presso la Casa Circondariale di Monza, nel 2022 il primo ordine di espulsione come sanzione alternativa al carcere.
L’Ufficio Immigrazione della Questura ha organizzato il rimpatrio, d’intesa con il Consolato Generale della Libia a Milano, assegnando un funzionario diplomatico consolare incaricato di accompagnare il connazionale in patria.
Pertanto, nella giornata di ieri, il giovane è stato accompagnato alll’aeroporto di Milano Malpensa, dove lo attendevano il funzionario libico e due dipendenti della Questura di Monza e della Brianza: i poliziotti, abilitati al servizio di scorte internazionali, in assenza di un volo diretto per Tripoli, lo hanno accompagnato fino a Istanbul dove, affidato alle cure del funzionario diplomatico, è stato definitivamente rimpatriato.