Scoperte le chat della droga: 7 arresti, sequestri, un giro d’affari per mezzo milione di euro

6 ottobre 2023 | 07:49
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Scoperte le chat della droga: 7 arresti, sequestri, un giro d’affari per mezzo milione di euro

Cocaina, hashish e marjuana: una vera e propria centrale della droga basata sulle chat social dello sballo

Cocaina, hashish e marjuana: una vera e propria centrale della droga basata sulle chat social dello sballo. Un traffico di stupefacenti impressionante, con oltre 2mila cessioni registrate e un giro d’affari per mezzo milione di euro. In manette 7 persone: cittadini italiani e marocchini. In una vasta operazione antidroga condotta dalla Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, è stato smantellato un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il gruppo operava attraverso un sistema di “meet up” creato su alcuni canali social, realizzando un lucroso canale di vendita. L’indagine, denominata “Cooper”, ha portato a 8 misure cautelari di cui 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 1 obbligo di presentazione alla p.g., oltre a perquisizioni e sequestri.

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, ha coinvolto oltre 50 agenti della Polizia di Stato, compresi gli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine di Milano e unità cinofile antidroga. Le indagini, avviate nel maggio 2022, hanno rivelato un’attività di spaccio di stupefacenti nelle città di Monza e Milano, effettuata attraverso social media e “meet up”, brevi incontri tra venditore ed acquirente concordati online.

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Una modalità di vendita ed acquisto che consentiva, nell’anonimato di un nickname, la cessione di sostanze stupefacenti di diverso tipo a soggetti che, collegandosi a gruppi creati su alcuni canali social che rimandavano a specifici “link”, ordinavano la sostanza stupefacente che veniva loro ceduta direttamente all’incontro.
“Gli investigatori, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, monitorando un primo profilo sono risaliti ad un primo canale aperto del social, in cui si pubblicizzava la vendita di stupefacente con tanto di fotografie. Analizzando le centinaia di fotografie postate della droga in vendita, si è riusciti a risalire ad alcuni particolari personali dell’amministratore del gruppo, che poi hanno permesso la sua completa identificazione in un cittadino italiano di 20 anni, residente a Monza. Si sono poi individuati ulteriori due canali social dello stesso tipo, con migliaia di iscritti, tutti gestiti dal medesimo cittadino italiano” spiegano dalla Questura.

Dopo il marketing, finalizzato alla vendita dello stupefacente, ma anche ad offerte di documenti falsi, tra cui anche patenti di guida e di servizi dox (dal verbo doxare, scoprire l’identità di un contatto internet anonimo), sarebbero dovuti avvenire gli incontri per la cessione diretta, ossia il “meet up”.

Nel corso delle indagini è emerso che il gruppo italiano, con la complicità di amici fidati, truffava i clienti, ingannandoli per ottenere denaro senza fornire alcuna “prestazione acquistata”. Si è arrivati a quantificare il guadagno di queste “truffe” in circa 60.000 euro in soli sei mesi, cui si aggiungono gli oltre 100 mila euro di guadagno provenienti dalla droga che il cittadino italiano, conversando con la sua fidanzata, si era posto come obiettivo a breve termine.

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“Attraverso dirette attività d’intercettazione si è risaliti anche ai fornitori del cittadino italiano, un gruppo di cittadini marocchini a loro volta anche spacciatori al dettaglio di cocaina ed hashish che a Monza rifornivano il “giro” del cittadino italiano ed erano attivi nello spaccio anche nei comuni di Lissone, Desio, Seregno, Triuggio, Albiate e Carate Brianza, fino alla città di Milano.
Il gruppo criminale poteva contare sulla disponibilità di numerose autovetture a loro non riconducibili, tra le quali due Mini Cooper, dalle quali prende il nome l’indagine” concludono gli inquirenti.

Nel corso delle indagini sono state ricostruite e documentate circa 2000 cessioni di cocaina, hashish e marjuana per un volume d’affari illecito pari ad oltre mezzo milione di euro.

La Polizia di Stato nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari di questa mattina ha eseguito anche varie pequisizioni durante le quali ha trovato numerosi cellulari e tablet, con cui venivano gestite le vendite tramite social, nonché circa 10.000 euro euro in contanti di diverso taglio e numerose dosi di sostanza stupefacente, già pronta per la distribuzione: tipo cocaina, hashish e marjuana.