Seveso. Rinasce l’Ex “Transatlantico”, al via il cantiere: nuovo capitolo per l’iconica struttura

Campi da gioco polifunzionali al posto delle ex piscine, con un impegno finanziario di quasi un milione di euro. Dopo il degrado, la struttura sportiva di via Ortles si prepara a risorgere dalle sue ceneri
Seveso. Non sono certo passate inosservate le transenne e i cartelli messi a delimitare tutta l’area dell’ex Transatlantico di via Ortles, l’iconica struttura di Seveso che da anni è tristemente scenario di degrado e incuria. L’estate 2023, infatti, segna per le ex piscine, la stagione della rinascita. Ad annunciarlo, la sindaca Alessia Borroni: ” Come molti di voi avranno notato, è pronto il cantiere per iniziare i lavori presso l’area dell’ex transatlantico. Dopo 15 anni di abbandono, puntiamo a riconsegnare questo luogo alla comunità sevesina – fa sapere ai suoi cittadini – Un risultato reso possibile grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale che ha stanziato altri 300 mila euro rispetto ai 500 mila euro ottenuti grazie al bando di Regione Lombardia.
Dopo il PalaPrealpi, un’altra storica struttura sportiva di Seveso avrà la possibilità di brillare nuovamente, sotto una nuova veste, più funzionale e più sostenibile alle esigenze del presente.

RINASCE L’EX TRANSATLANTICO: LA SUA STORIA
Le vecchie generazioni lo ricordano con affetto il “transatlantico”, così era chiamata l’imponente struttura sportiva: un’area di 5.500 metri quadrati. Negli anni ’60 e ’70 era uno dei principali punti di riferimento per il territorio, soprattutto per le sue piscine.
Dopo il tragico incidente dell’Icmesa nel 1976, tutto divenne più difficile e le attività entrano in crisi. Fu proprio in quegli anni che il “Transatlantico” cominciò lentamente ad affondare. Sopravvisse a stendo a due grossi incendi finché, nel 2006, chiuse definitivamente i battenti. Da allora, quel fiorente polo sportivo si è trasformato in una sorta di “buco nero” di Seveso: una struttura in stato di totale abbandono dove il degrado era diventato il vero protagonista. Al suo interno, rifiuti, spazzatura ovunque e condizioni igienico sanitarie devastanti.
STRUTTURA DI VIA ORTLES, AL VIA IL CANTIERE: ECCO COME DIVENTERA’
L’estate 2023, dunque, segna un momento storico importante per Seveso e tutta la sua comunità. Attraverso i social la sindaca ha annunciato che il cantiere per la rigenerazione urbana della struttura di via Ortles è ufficialmente partito. L’idea è quella di dare nuova vita all’area, con la realizzazione di campi da gioco polifunzionali.

Un progetto di cui vi avevamo già ampiamento parlato a marzo del 2021, quando era stato presentata presentata la proposta di riqualificazione: “L’intervento si prefigura di pervenire alla riqualificazione della facciata originaria dell’edificio – si leggeva-, rivalorizzandone i tratti originari per l’intero sviluppo del comparto posto in fregio alla via Ortles, creando così un elemento distintivo e di collegamento con il passato. Si prevede di sostituire l’attuale recinzione in pannelli ciechi di calcestruzzo con una nuova recinzione trasparente e leggera. In egual misura si intende rendere maggiormente trasparente il portale di accesso all’area. Per l’interno dell’area il progetto prevede la riqualificazione con la realizzazione di campi da gioco polifunzionali per le attività di calcio a 5, tennis e padel, senza pregiudicarne il potenziale ampliamento/sviluppo futuro. I campi da gioco saranno serviti da zone spogliatoio e bar realizzate a moduli, che potranno essere, nel tempo, ampliati in funzione di nuovi e futuri interventi sull’area. I nuovi locali di servizio occuperanno circa due terzi del sedime dell’attuale edificio. Il fabbricato esistente sarà, per la parte interna all’area, demolito e adeguato con l’installazione di nuovi impianti e reti tecnologiche. Per le vecchie vasche se ne disegna il riempimento per far posto ad aree gioco e a verde qualitativo con alberature, percorsi e arredi. Si prevede di installare impianti a pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e di realizzare cisterne per il recupero dell’acqua piovana per usi irrigui e pulizia delle aree esterne”.