Besana, smantellata la moschea “abusiva”: al via le opere di demolizione

Un contenzioso iniziato nel 2019 tra l’associazione “La Pace” di Renate e l’amministrazione comunale: il ricorso al Tar presentato dal Comune aveva avuto, nel 2022, esito positivo. E ieri, mercoledì 13 luglio, la sentenza è stata messa in atto
Besana. Nella giornata di ieri, mercoledì 13 luglio, le ruspe si sono messe al lavoro all’interno del capannone di via Visconta a Besana per demolire ciò che avrebbe dovuto essere una moschea. “Stiamo eseguendo la sentenza del Consiglio di Stato in cui il Comune ha difeso la sua posizione e ha vinto”, ha commentato l’Avvocato Umberto Grella.
L’immobile di Besana, originariamente destinato a uso commerciale e produttivo, era stato acquistato dall’associazione “La Pace” di Renate che puntava a trasformare il capannone in luogo di culto. Tanto che, ci dice l’avvocato: “erano stati già fatti lavori edilizi imponenti, un salone con oltre 500 posti”.
AVVIATE LE OPERE DI DEMOLIZIONE
Ma perché la demolizione? Secondo l’avvocato difensore del Comune di Besana Brianza, la costruzione della moschea era da considerarsi “abusiva” in quanto non era conforme alla destinazione d’uso dell’edificio. Una controversia, quella tra l’associazione e l’amministrazione, in corso dal 2019.

La disputa riguardava una Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata a maggio del 2019 per la manutenzione straordinaria dell’edificio a destinazione produttiva di via Visconta. Poi c’è stato un cambio di proprietà a favore di “La Pace”. Secondo gli uffici del Comune di Besana però la procedura non era correttamente seguita, poiché inizialmente era stato richiesto agli islamici di fornire documentazione sulla destinazione d’uso e le funzioni da insediare per valutare la compatibilità con il Piano di Governo del Territorio (Pgt), nonché di presentare una nuova richiesta per ottenere l’autorizzazione finale. Di conseguenza, il Comune ha annullato la SCIA, vietando la prosecuzione dei lavori. Da qui la richiesta al Tar da parte dell’associazione per chiedere all’amministrazione di rivedere la propria posizione.
Si arriva così a settembre 2020: l’associazione renatese presenta una variante alla SCIA, proponendo un cambiamento nella tipologia di intervento (da manutenzione straordinaria a nuova costruzione), nella destinazione d’uso e nel progetto. Il Comune respinge anche questo secondo documento e “La Pace” fa nuovamente ricorso al Tar, questa volta ottenendo una sentenza favorevole.

LA SVOLTA
La svolta arriva con il Consiglio di Stato che ribalta il verdetto del Tar con una sentenza pubblicata a settembre 2022 : viene accolto il ricorso presentato dal Comune di Besana in Brianza e ieri, mercoledì 13 luglio, il provvedimento giurisdizionale è stato ufficialmente messo in atto: all’interno del capannone, come si può notare dalle foto, sono entrate le ruspe che hanno iniziato i lavori di demolizione.