Arte salvata: oltre 2.500 beni d’arte recuperati nel 2022 dai Carabinieri TPC di Monza

23 giugno 2023 | 12:22
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Arte salvata: oltre 2.500 beni d’arte recuperati nel 2022 dai Carabinieri TPC di Monza
Il Maggiore Claudio Sanzò, Comandante Carabinieri TPC Monza

Il 2022 è stato un anno di grande impegno e successo per il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale

Il 2022 è stato un anno di grande impegno e successo per il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Tra i 16 Nuclei distribuiti sul territorio nazionale, il Nucleo TPC competente sull’intera regione Lombardia trova la sua sede, sin dal 1996, presso la Villa Reale di Monza. Il Nucleo Carabinieri TPC di Monza, agli ordini del Maggiore Claudio Sanzò, l’anno scorso, nell’ambito delle molteplici attività investigative avviate su una regione che conta quasi 10.000.000 di abitanti disseminati su un territorio di poco meno di 24.000 km2  ha deferito in stato di libertà 70 persone tra cui 50 per ricettazione, 10 per furto e 5 per contraffazione di opere d’arte, riuscendo a sottoporre a sequestro 495 beni antiquariali, archivistici e librari nonché 2046 beni archeologici. 

La Lombardia è una regione ricca di arte e cultura, e il Nucleo di Monza si è impegnato non solo in attività repressive, ma anche e soprattutto nella prevenzione. Sono stati effettuati 18 sopralluoghi per verificare lo stato di sicurezza di musei, biblioteche e archivi, 27 controlli nelle aree archeologiche, 79 verifiche su aree tutelate da vincoli paesaggistici o monumentali e oltre 250 ispezioni in esercizi antiquariali e commerciali. Questi risultati sono frutto dell’impegno e della professionalità dei militari specializzati, nonché della stretta collaborazione con i reparti territoriali dell’Arma e gli altri Reparti Speciali, i funzionari delle Soprintendenze, le Diocesi e anche con privati, archivi e fondazioni di artisti.

Un aspetto fondamentale dell’attività svolta dal Nucleo TPC di Monza è il controllo costante del mercato, sia fisico che online. Sono stati controllati oltre 2300 beni culturali, effettuando accertamenti fotografici e confrontandoli con le informazioni contenute nella banca dati LEONARDO, la più grande banca dati al mondo dei beni culturali illecitamente sottratti. Questo strumento investigativo è fondamentale per la tutela del nostro immenso patrimonio culturale.

Il personale del Nucleo TPC di Monza ha anche dedicato tempo e risorse per sensibilizzare gli studenti delle scuole lombarde sull’importanza della tutela dei beni culturali e del paesaggio come espressione della nostra identità. Sono stati organizzati numerosi incontri, sia online che in presenza, nell’ambito dei contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della “Cultura della legalità”.

Tutto ciò merito indiscusso dell’impegno e professionalità del personale specializzato, ma anche della stretta collaborazione con i reparti dell’Arma territoriale e degli altri Reparti Speciali, i funzionari delle Soprintendenze, le Diocesi nonché con i privati, Archivi e le Fondazioni degli artisti.

LE OPERAZIONI DI SPICCO

Uno dei casi più significativi riguarda il ritrovamento e la restituzione di un prezioso volume del XVI secolo intitolato “Le metamorfosi di Ovidio, ridotte da Giovanni Andrea dell’Anguillara, in ottava rima, Venezia 1583“. Questo volume, di cui si erano perse le tracce negli anni ’30 del secolo scorso, è stato restituito alla Diocesi di Volterra. Si tratta di un’opera di grande importanza storica e artistica, e la sua restituzione rappresenta un successo significativo nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali.

Generico giugno 2023

Un’altra vicenda che ha richiesto anni di indagini è quella del quadro del genio di Ligabue intitolato “Autoritratto con spaventapasseri”. L’opera, rubata nel 1991, è stata riconosciuta dalla proprietaria durante una visita a una mostra al Forte di Bard (Aosta). Grazie a una perizia approfondita, è stato possibile confermare l’autenticità del dipinto, nonostante alcuni danni e alterazioni subite nel corso degli anni. La restituzione del quadro è avvenuta su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, restituendo così l’opera al suo legittimo proprietario.

dipinto Antonio Ligabue rubato

Anche la Diocesi di Albenga-Imperia ha potuto riavere una parte del suo patrimonio grazie all’attività investigativa del Nucleo TPC di Monza. Ovvero la restituzione del dipinto olio su tela “La Trasfigurazione di Cristo”, porzione di una pala d’altare di grandi dimensioni raffigurante “I quindici misteri della Madonna del Rosario”. L’indagine è iniziata quando, nel corso dei consueti controlli e attività di monitoraggio del mercato dell’arte, la porzione del dipinto è figurata tra i beni di un’asta online di una nota casa d’aste piemontese. Gli approfondimenti eseguiti nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più ampia banca dati di opere rubate del mondo gestita dal Comando TPC, hanno accertato che il dipinto corrispondeva perfettamente a una sezione della pala d’altare menzionata. L’opera fu trafugata la notte tra il 27 e il 28 marzo del 1983 dalla Chiesa di San Bernardo Abate di Ginestro, piccola frazione di Ginestro Testico, dove oggi viene riconsegnata alla comunità, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Spoleto che ha coordinato l’attività investigativa.

Salvato anche Il dipinto intitolato “Due fumatori”, realizzato con la tecnica dell’olio su tavola attribuito all’artista belga David Teniers “il giovane” (15 dicembre 1610 – 25 aprile 1690), restituito al direttore del Castello Sforzesco di Milano dopo quasi cinquant’anni di assenza. Trafugata da un deposito esterno delle Raccolte d’arte del Castello nel 1974, la tavola si presenta come opera di uno dei più importanti pittori fiamminghi del sec. XVII che, nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti per lo più scene di genere, contraddistinte da una tavolozza ricca e armoniosa. Riapparsa quest’anno su un sito specializzato nella vendita di opere d’arte ed oggetti rari, l’opera non è passata inosservata ai conservatori del Castello Sforzesco ed ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza. L’immediata attività investigativa ha permesso di ricostruire parzialmente il percorso fatto nel tempo dal dipinto, partendo da un professionista milanese del settore dell’arte che si è messo subito a disposizione della Polizia Giudiziaria consegnando l’opera e consentendo di confermare la corrispondenza tra quella rubata nel maggio del 1974 e quella appena individuata. Il dipinto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Monza è stato così restituito al capoluogo meneghino.

Generico giugno 2023

Recuperato e restituito alla Diocesi di Lodi diversi beni ecclesiastici che erano stati rubati nel corso dell’anno 2021 in alcune parrocchie. Tra questi beni, vi erano una croce d’altare in metallo argentato e dorato, due candelieri in lamina d’argento risalenti al XVIII secolo, due stendardi processionali e un messale stampato della Tipografia poliglotta vaticana. L’attività di recupero e restituzione dei beni è stata resa possibile grazie all’impegno e alla professionalità dei Carabinieri del Nucleo TPC di Monza, che hanno condotto indagini approfondite per individuare e recuperare i beni rubati. La collaborazione tra le autorità giudiziarie, il Nucleo TPC e la Diocesi di Lodi ha svolto un ruolo cruciale nel successo di queste operazioni.

La restituzione dei beni culturali ecclesiastici rappresenta un importante passo per preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Grazie all’attenta e costante attività di tutela svolta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Monza e dalle istituzioni coinvolte, questi beni tornano alla loro legittima sede, contribuendo a mantenere viva la memoria e l’identità delle comunità diocesane.