Smantellato il call center dello spaccio: cessioni di droga anche nelle chiese e nei cimiteri

Smantellato il “call center” dello spaccio: uno degli indagati è stato fermato nella sua casa di Monza con mezzo chilo di cocaina. Portato nel carcere brianzolo. Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile della Questura di Lecco, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, ha dato esecuzione alle misure cautelari emesse dal Tribunale di Lecco nei confronti di un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti.

8.000 cessioni di cocaina per un valore commerciale di oltre 334.000 euro: le transazioni illecite avvenivano persino in chiese, oratori e cimiteri, dove i pusher per raggiungere gli acquirenti utilizzano anche autovetture e moto intestate a prestanome.

Agivano come un vero e proprio call center la banda sgominata dalla Squadra Mobile di Lecco: gli spacciatori ricevevano telefonicamente le ordinazioni dei “clienti” e partivano per consegnare materialmente cocaina e altre sostanze stupefacenti. “Dagli elementi probatori acquisiti agli atti d’indagine, anche grazie alla collaborazione delle Polizie Locali di Olginate e Calco, è stato possibile ricostruire, sicuramente con una stima al ribasso, il business di affari riconducibile alla compagine criminale” spiegano dalla Questura.

Al termine dell’attività investigativa, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 8 persone, 7 stranieri di origini marocchine e 1 italiano. In particolare, sono state disposte: 3 custodie cautelari in carcere; 2 arresti domiciliari; 3 divieti di dimora (2 eseguite – 1 da eseguire).

In particolare, l’attività delittuosa si concentrava nelle aree urbane di Calco (Lc), Olginate (Lc), Olgiate Molgora (Lc), Brivio (Lc), Valgreghentino (Lc), Airuno (Lc), Calolziocorte (Lc), Merate (Lc), Robbiate (Lc) e Cisano Bergamasco (Bg).