Il Napoli ha (quasi) vinto lo scudetto e la celebre Pasticceria Cafiero di Brugherio si prepara a festeggiare nel suo stile: con burro, farina e zucchero. Michele Cafiero, seconda generazione di pasticceri napoletani, ha lanciato la promessa: “se vinciamo, a maggio, dopo Monza-Napoli, sforno 10mila mini-sfogliatelle gratis per dare l’opportunità a chi non può festeggiare a Napoli di farlo qui”. In programma, sfogliatelle a parte, c’è un vero e proprio evento. Il commerciante, noto anche per avere partecipato alla trasmissione televisiva Cake Star di Real Team, sta prendendo contatti con fan club e istituzioni per eventuali autorizzazioni, “vorrei bardare la via della pasticceria con i colori del Napoli e inviterò ufficialmente il pullman della squadra a passare da via Monza di Brugherio dopo la partita”.
ADDIO SCARAMANZIA
La scaramanzia dei napoletani, insomma, sembra un clichè al tramonto, come anche le cronache nazionali riferiscono, raccontando dei febbrili preparativi che si stanno vivendo nella città partenopea. “Confermo -dice Cafiero- c’è gente che sta preparando bandiere di 30 metri; il 4 giugno, se vinciamo lo scudetto, sarà una festa immensa, andrò anche io a Napoli, non posso mancare, mio figlio non dorme la notte all’idea”. Di figli Cafiero ne ha 3: 23, 20 e 15 anni. Tutti, ognuno a modo suo, danno una mano nel negozio che ha ancora una conduzione familiare malgrado i grandi numeri.
I DOLCI
È un punto di riferimento per gli amanti della pasticceria napoletana, con sfogliatelle di 15 gusti diversi, pastiere profumatissime, babbà famosi ben oltre i confini locali. Vengono anche da Milano per acquistarli. Questo è il momento delle zeppole, dolce tipico della Festa del papà. Il 19 marzo, racconta Cafiero, è stato necessario chiedere aiuto a un conoscente che si occupa di sicurezza privata per gestire la folla di clienti fuori dal negozio di prima mattina. Alla sera, la saracinesca si è chiusa e il bilancio ha parlato chiaro: 5mila zeppole vendute.
“Un cliente che ha portato in regalo le nostre sfogliatelle a un ristoratore di Rho – racconta il napoletano – si è trovato il conto pagato dai titolari che ci hanno poi chiesto una fornitura così grande che non siamo stati in grado di garantirla”. Orgoglio professionale ma anche napoletano, per chi alla sua città è legato a tal punto da rifiutare il concetto delle rivisitazioni: “se la ricetta napoletana è quella – dice – non c’è nulla da modificare”.
A CASA DI MARADONA
Stesso senso di appartenenza per la squadra del cuore, con un amore spassionato, ca va sans dire, per Diego Armando Maradona. “Quando ero un bambino siamo stati anche a casa sua in occasione di un evento – racconta – era la prima abitazione in cui viveva dopo essere arrivato al Napoli”, e mostra la vecchia foto che lo ritrae, a meno di 10 anni, in compagnia dell’idolo dei napoletani. Nel capoluogo campano la sua famiglia era già nel ramo della pasticceria, con un negozio a Forcella, una tradizione insomma che lo ha portato in Brianza dove racconta di sentirsi, “un figlio di Monza”. Per questo la partita Monza-Napoli sarà per lui un’occasione speciale, “un gemellaggio”, dice, da celebrare con la maxi-scorpacciata di sfogliatelle, “perché le torte, i dolci, sono occasioni di felicità”.
I DOLCI: UNA GIOIA DA CONDIVIDERE
Qualche volta all’anno, da anni, Cafiero coinvolge moglie e figli e prepara 500-600 brioches che la sera, dopo la chiusura, carica sul mezzo da lavoro e porta a Milano in sacchettini da sei. Li distribuisce ai senza tetto del centro città, sempre lo stesso giro, da San Babila a Duomo, dalla galleria a via Torino. Senza contare i piccoli doni che ogni tanto fa avere, per interposte persone, alle famiglie di Brugherio che non possono permettersi di spendere soldi in pasticceria.
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