Innovazione

Lotta all’inquinamento, la 2G Nano Tech: “Il Comune di Monza collabori con noi”

L'azienda, che distribuisce prodotti in grado di purificare l’aria da sostanze nocive grazie alla fotocatalisi, lancia un appello all'amministrazione perché prenda in considerazione una tecnologia applicabile indoor e outdoor.

2G Nanotech

Le buone idee hanno bisogno di gambe per camminare. Se, poi, ci sono anche delle orecchie in grado di ascoltare, le probabilità che si riesca a percorrere la strada verso un miglioramento delle condizioni di vita aumentano di gran lunga.

Ecco perché la 2G Nano Tech, società nata a fine 2020 che commercializza e distribuisce prodotti capaci di purificare l’aria da sostanze nocive, si rivolge anche al Comune di Monza perché prenda realmente in considerazione una nuova tecnologia, la FN-NANO, basata sulla fotocatalisi e applicabile indoor e outdoor su edifici, abitazioni e monumenti, che, grazie alla reazione attivata dalla luce del sole, ha elevati effetti autopulenti e di contrasto all’inquinamento atmosferico.

2G Nano Tech
Claudio Gasperi

“Da monzese ho subito informato e sollecitato la nuova Amministrazione comunale, in particolare l’Assessore all’Urbanistica, Marco Lamperti che si è reso anche disponibile ad un incontro di approfondimento” spiega in quest’intervista ad MBNews Claudio Gasperi, uno dei due fondatori della 2G NanoTech, nel cui nome l’altra G è quella del socio Franco Gianturco.

“Il punto è che se i tecnici al servizio delle istituzioni, supportati da architetti innovativi e informati, non inseriscono nei loro capitolati i requisiti dati dalla fotocatalisi, mai riusciremo a vedere delle opere pubbliche col trattamento” continua Gasperi, che di formazione è un chimico industriale con specializzazione conciaria.

2G Nano Tech

L’INTERVISTA

La tecnologia FN-NANO, sviluppata e brevettata da un’azienda della Repubblica Ceca focalizzata sulle nanotecnologie, è stata nei giorni scorsi al centro di Milano Smart, un evento di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Come è nata l’iniziativa?

L’evento di Aprile dello scorso anno, dove abbiamo testato la nostra tecnologia in “diretta su strada” a Milano supportati dalla Indam di Brescia, ditta certificata per le rilevazioni ambientali dell’aria, aveva ottenuto risultati straordinari. Abbiamo allora deciso di organizzare un evento internazionale patrocinato da Confcommercio di Milano e da altre associazioni di settore.

Tra le altre cose, infatti, è interessante far sapere che in Spagna e Portogallo sono molto avanti su questo tipo di lotta all’inquinamento e le istituzioni pubbliche supportano opere pubbliche, con applicazioni su asfalto, nei tunnel o su facciate, e incentivano anche opere private.

A Milano Smart si è fatto il punto su quanto la fotocatalisi sia una delle soluzioni migliori per combattere l’inquinamento, fattore ambientale che ha maggiori probabilità di provocare l’insorgenza di malattie o condurre alla morte. Da chi era costituito il parterre dei principali interventi?

Il convegno, aperto dal segretario di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Marco Barbieri e dal presidente AssICC (Associazione italiana del commercio chimico), Marco Coldani, ha avuto come relatori, oltre al presidente Anaci di Milano, il presidente di Federcomated ( Federazione Nazionale Materiali Edili), il presidente dell’Associazione iberica della Fotocatalisi, il Console della Repubblica Ceca e l’inventore e titolare del nuovo brevetto della FN NANO.

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L’evento di Milano è stato anche l’occasione per testare outdoor, in maniera pratica e scientifica, i prodotti basati sulla tecnologia FN NANO. Cosa avete fatto?

Un plastico del Duomo di Milano e degli edifici circostanti, ricostruiti in scala, trattati con la nostra tecnologia fotocatalitica e racchiusi in un box di plexiglass, ha dimostrato come in un solo passaggio l’aria inquinata prelevata dall’esterno, al solo contatto con le pareti degli edifici trattati, fuoriesce disinquinata con un abbattimento degli inquinanti NOx (Ossidi di azoto e loro miscele, Ndr) e Ozono fino al 60%.

Contestualmente il laboratorio accreditato di Indam ha anche misurato, con l’utilizzo di apparecchi sofisticati, il livello di inquinamento presente nell’aria circostante, che una volta venuto a contatto con un grande pannello trattato a simulazione di un edificio, conferma i valori di abbattimento ottenuti dal plastico.

2G Nano Tech

Dove avete svolto questa simulazione?

Le prove sono avvenute in Corso Venezia, davanti all’ingresso di Confcommercio, in una via inquinata come lo sono quelle di Monza e dei centri urbani della Lombardia. L’iniziativa ha destato parecchio interesse da parte dei passanti e dei presenti a Milano Smart 2023, i quali hanno potuto verificare di persona il reale funzionamento della nostra tecnologia.

Come sta andando la diffusione sul nostro territorio dei prodotti distribuiti dalla 2G Nano Tech?

Abbiamo fatto diversi lavori principalmente in ambito privato, dagli studi dentistici alle mense aziendali fino alle aule scolastiche. Il privato vede la validità della tecnologia e vuole subito avvalersene accollandosi la spesa.

In Italia nel Pubblico, invece, le cose sono più lente e seguono regole e procedure totalmente diverse, passando attraverso uffici e gare d’appalto. A differenza di Spagna e Portogallo. Basti pensare che l’Associazione Iberica della Fotocatalisi è stata contattata dalle istituzioni ed ha collaborato alla costruzione di documentazioni/strumenti che sono serviti per progettare opere ed interi quartieri trattati con fotocatalisi.

La nostra azienda un primo passo l’ha fatto e si è accreditata nel Cluster della Regione Lombardia (clean air & green building) fra le aziende che hanno i requisiti per operare sulle proprietà gestite dalla Regione.

2G Nano Tech

Quali sono i progetti e gli obiettivi di 2G Nano Tech a Monza e in Brianza?

Monza insieme a Milano è per noi un banco di prova importante. Non solo perché è il territorio dove l’azienda risiede visto che la Camera di Commercio Milano, Monza e Lodi costituisce un’unità, ma anche perché l’aria che respiriamo possiamo dire che è di un unico bacino. Ci piacerebbe dotare le scuole di Monza e Milano del nostro trattamento indoor e gli edifici pubblici anche del trattamento outdoor per contribuire al disinquinamento delle città.

La fotocatalisi e più in generale la ricerca nel settore chimico porteranno ad ulteriori risultati significativi sul fronte ambientale e dell’inquinamento a breve termine?

Come ha sottolineato anche il presidente AssICC, Marco Coldani, la ricerca chimica sta producendo diverse tecnologie altamente innovative nel campo della tutela alla salute e all’ambiente, offrendo sempre più soluzioni Green senza alcun impatto ambientale. La fotocatalisi di nuova generazione è una di queste.

 

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