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Il diario di viaggio degli studenti del Vanoni alla scoperta di Bulgaria e Grecia. Giorno 3

29 marzo 2023 | 12:42
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Il diario di viaggio degli studenti del Vanoni alla scoperta di Bulgaria e Grecia. Giorno 3
Monastero di Bachkovo

Riceviamo e pubblichiamo proprio mentre sono in viaggio i loro resoconti giorno per giorno.

Prosegue il nostro tour con “Viaggi diversi” insieme ai ragazzi del Vanoni di Vimercate, questa volta gli studenti (4E e 4 Fdell’indirizzo turismo) sono partiti per un tour nei Balcani fra Bulgaria e Grecia. Riceviamo e pubblichiamo proprio mentre sono in viaggio i loro resoconti giorno per giorno.

Giorno 3 – 27 marzo

La sveglia è suonata molto presto (forse troppo) stamattina e il buffet salato tipicamente bulgaro non ha incontrato i nostri più sentiti ringraziamenti.
Ad ogni modo, abbiamo cercato di riempirci lo stomaco con uova cosparse di miele, würstel e panini al formaggio.
“Viaggi Diversi è anche questo – ci dicono i prof – imparare ad adattarsi”. E noi ci adattiamo!

Ancora mezzi addormentanti e non completamente soddisfatti della colazione, ci siamo avviati verso la nostra prima tappa: la statua di Alyosha.
La lunga scalinata che abbiamo affrontato con il sole ancora in risveglio ci ha aiutati a digerire e alla fine eravamo soddisfatti. La vista della città di Plovdiv dalla collina di Bunarijk era bellissima e la statua un baluardo imponente sul passato socialista della nazione.

Ragazzi Vanoni Giorno 3 statuta di Alyosha

La statua in cemento armato alta 11 metri rappresenta un soldato sovietico che ricorda la seconda liberazione da parte dei russi. Poggiata su un piedistallo di 6 metri rivestito in granito, commemora le vittime bulgare dell’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.

Venne installata intorno al 1954-1957 in occasione dei 40 anni della Rivoluzione d’ottobre (fase finale della Rivoluzione russa) e in seguito prese il nome di un’importante canzone bulgara che venne successivamente adottata come inno ufficiale di Plovdiv fino al 1989.
Dopo la caduta del muro e la fine del comunismo le autorità di Plovdiv in più occasioni hanno cercato di rimuoverla, ma la popolazione affezionata le faceva da guardia giorno e notte. E la statua è ancora qui.

Dopo una stancante discesa dagli innumerevoli scalini abbiamo raggiunto il centro storico, dove abbiamo avuto l’occasione di ascoltare Martina che ci ha raccontato la storia di Plovdiv, la seconda cittadina più importante della Bulgaria. Il centro di Plovdiv, come un riflesso in miniatura della città nel suo insieme, è un luogo in cui il vecchio incontra il nuovo. La via centrale, di ispirazione barocca, corre adiacente al centro storico, con numerose ramificazioni di stradine che si intrecciano una con l’altra nella riserva storica e architettonica.

Successivamente ci siamo recati alla cattedrale dei santi francesi, famosa per la presenza della tomba della principessa Maria Luisa di Borbone.
Grazie alle numerose popolazioni che hanno abitato questo meraviglioso paese siamo riusciti a passare in pochi minuti da una chiesa cristiana alla moschea Djumaya letteralmente camminando sui resti, ad oggi sotterrati, dello stadio romano.

Ragazzi Vanoni Giorno 3 Moschea Djumaya

Fra le bellezze architettoniche che la città offriva però, la moschea è quella che ci ha più affascinati.
Velo in testa e scarpe alla porta, attraversando una soglia siamo entrati in un mondo diverso, abbiamo sentito il profumo e le melodie di una spiritualità profonda e lontana dall’Occidente; ci siamo meravigliati dei gesti e della devozione dei fedeli alla Mecca.

Il tempo vola alla scoperta del nuovo e senza quasi accorgercene siamo arrivati nel cuore della città.
Dopo aver assistito a una presentazione di Susanna, che in inglese ci ha parlato del teatro romano, ci siamo incamminati per raggiungere il quartiere più “cool” di Plovdiv, il quartiere Kapana.

Lungo il cammino abbiamo ammirato le case storiche diventate oggigiorno dei musei e a Kapana, circondati da maestosi murales, abbiamo finalmente pranzato in taverne tradizionali. Era la giornata del pranzo libero e ciascuno di noi ha potuto scegliere le pietanze preferite.

Con lo stomaco pieno, abbiamo raggiunto in pullman la fortezza di Asenovgrad dove alcuni coraggiosi compagni avventurieri hanno percorso a piedi un tratto della strada panoramica che porta alla cima su cui si erge l’antico edificio.

La presenza di monasteri, cappelle e chiese lo rende un luogo culturale e religioso importante che prende anche il nome di “La piccola Gerusalemme” , purtroppo a causa dell’invasione ottomana del 1410 ad oggi si trova ancora in rovina. All’Interno vi sono frammenti di mura e una piccola chiesa. La “Chiesa della Santa Vergine di Petrich” è l’unico edificio interamente conservato, uno dei più notevoli esempi di architettura cristiana medievale.

Ragazzi Vanoni Giorno 3 Asenovgrad

Ripreso il pullman, ci siamo spostati di qualche chilometro per raggiungere il monastero di Bachkovo, dove siamo stati accolti da calorosi mercanti pronti a vendere oggetti tradizionali in caratteristiche bancarelle.
Il monastero ha un’atmosfera affascinante e suggestiva e al suo interno siamo stati casualmente accolti dal pope del villaggio che, intento nei suoi riti cerimoniali, richiamava alla preghiera.

La chiesa al suo interno era ricca di affreschi e ori bizantini e qui tutti si sono incantati ad osservare antiche icone e candelabri sontuosi dai colori orientali, fino a quando un minaccioso temporale ha fatto saltare la corrente elettrica e ci ha quasi costretti, col suo vento sferzante e insistente, a fuggire verso il nostro autobus.

Ragazzi Vanoni Giorno 3 Monastero di Bachkovo

Non siamo riusciti a finire serenamente le nostre esposizioni ma il rumore della pioggia battente sulle finestre del nostro alloggio ci ha regalato bei sogni.
A domani viaggiatori!

Ragazzi Vanoni Giorno 3
Ragazzi Vanoni Giorno 3

DIARIO GIORNO 1

PRESENTAZIONE DEL VIAGGIO