Palazzo trotti

Mense scolastiche non pagate: a Vimercate arrivano gli esattori per 136 famiglie morose

Il Comune ha affidato all'Agenzia delle Entrate e Riscossione di recuperare 82mila euro di pasti non pagati a scuola negli ultimi 8 anni

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Una mensa scolastica - Foto d'Archivio

Arrivano gli esattori dalle famiglie di Vimercate che, per distrazione oppure proprio per furbizia, non hanno pagato per anni la mensa scolastica dei figli. La pazienza è finita in Comune dove in settimana è stato affidato all’Agenzia delle Entrate e Riscossione l’incarico di procedere al recupero coattivo delle morosità derivate dal mancato pagamento della refezione scolastica risalenti fino al termine dello scorso anno scolastico.

E’ un provvedimento che riguarda 136 nuclei familiari che negli ultimi 8 anni hanno complessivamente evitato di pagare i pasti consumati a scuola dai figli per un valore complessivo di poco superiore a 82mila euro. Si tratta di una somma che nel tempo l’amministrazione comunale ha dovuto risarcire alla ditta che fornisce il servizio della mensa nelle scuole cittadine e che, ogni fine anno, ha presentato il conto al municipio delle rette non incassate sui pasti serviti.

Il ricorso agli esattori per la riscossione coatta di quanto non pagato per le mense è una misura che viene presa a Vimercate dopo anni di tentativi di risolvere la questione con sistemi meno forti e, comunque, applicando anche agevolazioni e forme di compensazione. A partire dal fatto che sono stati cancellati tutti i mancati pagamenti di valore inferiore ai 50 euro, lasciando quindi da recuperare solo i crediti maggiori che, appunto, riguardano 136 nuclei familiari.

Il provvedimento inoltre interessa i debiti accumulati a partire dal 2015/2016 solo di quelle famiglie che, con la fine dell’anno scolastico 2022, hanno “finito” di usare il servizio perché i figli hanno concluso il loro percorso nelle scuole di Vimercate. Questo perché nel periodo in cui i figli frequentavano la scuola ed erano iscritti al servizio mensa hanno ricevuto gli ordinari avvisi a mettersi in regola con i pasti non pagati.

Ma nonostante reiterati solleciti da parte della ditta di ristorazione scolastica per conto dell’Ufficio Educazione e Formazione che comprende un sollecito mensile a mezzo posta elettronica e due solleciti annuali a mezzo posta ordinaria – uno per posta prioritaria e l’altro per posta raccomandata, l’ultima inviata ad agosto 2022 – nonché l’opportunità di accedere, su richiesta, alla sottoscrizione di piani personalizzati di rateizzazione del debito, le 136 famiglie individuate come morose non hanno finora provveduto a mettersi in regola. Una situazione che ora passa dai solleciti all’azione degli agenti di riscossione dell’Agenzia delle Entrate.

 

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