Monza. Viviamo in una società complessa dove spesso le posizioni in campo sono polarizzate su fronti inconciliabili. Costruire ponti, invece di muri e barriere, è, però, ancora possibile e necessario. E il mondo della scuola deve fare la sua parte. Perché solo dando messaggi di dialogo e cooperazione alle giovani generazioni si può sperare in un futuro di pace, libertà e giustizia.
Per costruirlo si può partire anche dal progetto Erasmus+, il programma dell’Unione europea che mette a disposizione dei fondi nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, per promuovere nel periodo 2021-2027, tra le altre cose, la formazione inclusiva e di alta qualità, nonché l’apprendimento informale e non formale.
Il Liceo scientifico statale “Paolo Frisi” di Monza fa parte del Consorzio di sette scuole di Monza e della Brianza che hanno ottenuto il finanziamento Erasmus+ per la mobilità studentesca e la formazione dei docenti. E in queste settimane sono in corso le prime esperienze che stanno mettendo in contatto lo storico istituto di via Sempione con la Spagna e il Portogallo.
I DETTAGLI
“Abbiamo appena ospitato a Monza per una settimana un gruppo di 10 alunni e 2 insegnanti spagnoli di una scuola superiore di Leganes, vicino a Madrid – racconta Maria Cristina Schiatti, docente di italiano del Liceo Frisi e referente del progetto Erasmus+ – dal 16 al 22 aprile saremo noi ad andare in Spagna con 10 studenti, di cui 7 delle classi prime e 3 delle seconde, più due docenti”.
“Nella stessa settimana di aprile altri 10 studenti del nostro istituto, questa volta delle classi seconde e terze ed altri due docenti, andranno a Porto, in Portogallo, sempre nell’ambito del progetto Erasmus+, ma con un taglio scientifico e naturalistico – continua Schiatti – in entrambi i casi uno degli aspetti più interessanti di quest’esperienza è il coinvolgimento entusiasta delle famiglie che reciprocamente ospitano gli studenti e la possibilità, quindi, di un forte scambio umano“.
Le tematiche che quest’anno vengono portate avanti dal Consorzio di sette scuole di Monza e della Brianza, di cui fa parte anche il Liceo scientifico Frisi, toccano argomenti molto importanti. Dalla cittadinanza europea all’inclusività, dalle metodologie didattiche innovative alla trasversalità tra discipline e al multilinguismo.
“Sulla base di questi macro-temi, per quanto riguarda la Spagna, si è deciso di puntare sulla Storia, visto che il paese iberico è accomunato all’Italia, oltre che da alcuni elementi linguistici comuni di matrice latina, anche dal fatto di aver pensato, ai tempi degli antichi Romani, ad un primissimo progetto di Unità europea” spiega la docente di italiano del Frisi.
“Per questo abbiamo portato la delegazione spagnola a vedere l’Arena di Verona, a Milano sulle tracce dei Romani e al Museo archeologico di Biassono – continua – inoltre siamo stati anche ricevuti in Comune dal sindaco di Monza, Paolo Pilotto, che ci ha accolto con grande partecipazione”.
I RISULTATI
Il progetto Erasmus+, che vede protagonisti in prima linea anche i docenti, che sono coinvolti in attività di job shadowing, cioè un apprendimento attraverso l’osservazione del lavoro in aula, è destinato ad offrire ancora molte esperienze significative. Ma gli effetti positivi si cominciano a vedere sin da quest’inizio.
“Accanto al rigore che il progetto richiede nelle sue attività scolastiche, molte delle quali innovative e multimediali, vediamo i nostri studenti felici e questo è importante – sostiene la Schiatti – hanno la possibilità di acquisire, infatti, anche le cosiddette soft skills, come ad esempio la comunicazione, che sono difficili da ritrovare in un ambiente normalmente formale come quello della scuola“.
“Il programma Erasmus + permette di vivere a docenti e studenti esperienze internazionali e accrescere le loro competenze – conclude Lucia Castellana, Dirigente scolastico del Liceo Frisi di Monza – unisce persone di diversi Paesi, avvicina a culture e sistemi scolastici diversi. Ritengo siano significative opportunità di crescita“.
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