Circolazione paralizzata a Carate per un’anziana in panne: risolvono due 30enni, a braccia

I due giovani: “Sono passate 500 auto ma nessuno ha pensato di dare una mano alla signora”.
Un’ora e un quarto di coda per poche centinaia di metri di strada: “tutto perché nessuno si è preso la briga di dare una mano a un’anziana con l’auto in panne. Noi l’abbiamo fatto e ci abbiamo messo dieci minuti”. A parlare è Matteo Sala, 35 anni di Biassono che oggi, 24 marzo, nel primo pomeriggio, ha trascorso più di un’ora in fila, sulla strada tra il ponte di Realdino e il territorio di Besana, in prossimità dell’Iperal. Per poi scoprire la casa dell’ingorgo e risolverla con un intervento da boyscout.
LA DINAMICA
“Ero con un amico (Andrea Colombo, 31 anni, di Triuggio, ndr) e ci siamo diretti verso Casatenovo per bere un caffè – ha raccontato – ci siamo chiesti cosa mai potesse essere successo per giustificare quella coda infinita. Pensavamo qualcosa di grave. Invece, dopo un’ora e un quarto, siamo giunti al punto di origine. Una Jeep bianca era ferma in mezzo alla carreggiata e ostacolava in parte il passaggio. Mi chiedo come sia possibile che siano passate 500 macchine prima di noi e nessuno si sia fermato a dare una mano”. I due ragazzi invece, alti e robusti, non ci hanno pensato un attimo. Nonostante il tempo già perso, hanno accostato e, a braccia, hanno spostato la vettura a bordo strada. La donna, una commerciante di Casatenovo, stava bene, ma senza un aiuto non sarebbe mai riuscita a spostare il veicolo. Ci hanno pensato i due 30enni, uno calciatore, l’altro informatico in un team di auto da corsa. “Una volta liberata la strada – ha commentato Sala – la circolazione è tornata alla normalità in pochi minuti. Non ci voleva molto, bastava fermarsi a dare una mano”. Quando si dice “i giovani d’oggi”…