Il fatto

Il sindaco di Vimercate a Leopoli: suona la sirena di allarme antiaereo, costretto a rifugiarsi nel bunker

Francesco Cereda, sindaco di Vimercate, e la vicesindaca Mariasole Mascia, insieme al consigliere Comunale, Roberto Brambilla, sono in visita in Ucraina

sindaco Vimercate Francesco Cereda Leopoli
Il sindaco Cereda in visita all'ospedale pediatrico

Francesco Cereda, sindaco di Vimercate, e la vicesindaca Mariasole Mascia, insieme al consigliere Comunale, Roberto Brambilla, sono in visita in Ucraina. Tre giorni, iniziati con l’incontro con il Sindaco della città di Leopoli Andrij Sadovyj. Questa notte però sono stati costretti ad abbandonare la propria camera d’albergo e rifugiarsi in un bunker.
“Leopoli è una della città più importanti dell’Ucraina che ha stretto un legame con Vimercate grazie alle diverse iniziative spontanee di cittadini e associazioni che sono state realizzate dall’inizio del conflitto.
Questa notte, come spesso capita da queste parti, è suonata la sirena di allarme antiaereo e abbiamo dovuto abbandonare le nostre camere d’albergo e rifugiarci nello shelter dell’hotel (che altro non era se non una parte del parcheggio interrato dell’hotel). L’evacuazione si è svolta in maniera rapida e ordinata e, seppure non sia stata naturalmente una esperienza piacevole, è stata vissuta da tutti in maniera molto tranquilla. Alla fine l’emergenza è rientrata e dopo circa un paio d’ore siamo tornati regolarmente nelle nostre camere” spiega il sindaco Cereda.
Questa mattina hanno visitato l’ospedale pediatrico. “È stata una esperienza estremamente interessante e a tratti ovviamente commovente. Alcuni reparti sono stati recentemente rinnovati o sono in corso di rinnovamento mentre altri sono invece ancora estremamente arretrati, soprattutto dal punto di vista strutturale. Stanno però facendo un lavoro veramente eccezionale, anche dal punto di vista del fundraising. In questo periodo di guerra, infatti, i fondi statali sono vincolati all’utilizzo di spesa corrente per il funzionamento quotidiano dell’ospedale, mentre per gli investimenti di ristrutturazione delle strutture e il rinnovamento delle apparecchiature medico sanitarie, possono affidarsi solo alle donazioni di privati”.
Il sindaco ha avuto modo di visitare sia i reparti più direttamente coinvolti dalla guerra (quelli di chirurgia, ortopedia e traumatologia per esempio) sia altri reparti, come l’unità di terapia intensiva neonatale recentemente completamente rimessa a nuovo sia nella struttura che nelle apparecchiature.
“Come uomo e anche come papà di un bimbo di due anni è stata una visita emotivamente piuttosto impegnativa, ma l’ho conclusa con più speranza che tristezza nel cuore, anche grazie alla positività che tutto la staff, veramente eccezionale, ci ha trasmesso. Hanno bisogno del nostro supporto, ma sono davvero in grado di tirare fuori il massimo – e forse anche di più – da quello che hanno” ha concluso il primo cittadino.
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