Arte trafugata: i Carabinieri del TPC di Monza sequestrano 1.700.000 euro di beni culturali

Le attività di indagine condotte dai Carabinieri del TPC, guidati dal Maggiore Claudio Sanzò, hanno consentito di deferire in stato di libertà 69 persone per reati di furto, ricettazione, scavo clandestino, contraffazione di opere d’arte e danneggiamento.
Oltre 1.700.000 euro: questa la stima economica dei beni culturali sequestrati dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza nel corso de 2022. E ancora, oltre 2.000 i reperti archeologici sottoposti a sequestro, 9 i falsi e 364 i beni antiquariali, archivistici e librari sequestrati. Le attività di indagine condotte dai Carabinieri del TPC, guidati dal Maggiore Claudio Sanzò, hanno consentito di deferire in stato di libertà 69 persone per reati di furto, ricettazione, scavo clandestino, contraffazione di opere d’arte e danneggiamento.
Un’attività intensa quella dei militari monzesi che vigilano anche su musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche e tutelate da vincoli paesaggistici, non dimenticando gli esercizi antiquariali, i mercati e le fiere di settore. Tra i 16 Nuclei distribuiti sul territorio nazionale quello brianzolo, competente sull’intera regione Lombardia, trova la sua sede, sin dal 1996, presso la Villa Reale.

Tantissime le operazioni di recupero e investigazioni a tutela del patrimonio culturale italiano che, anche nell’anno appena trascorso, hanno permesso di riportare alla luce opere preziose trafugate, smarrite e persino vendute sulle aste online.
Tra le operazioni più importanti quella che ha permesso il ritrovamento dello stupendo dipinto di Antonio Ligabue, intitolato “Autoritratto con spaventapasseri”. Realizzato tra il 1957 ed il 1958, con la tecnica a olio su faesite, ne era stato denunciato il furto oltre 30 anni fa in un piccolo Comune in provincia di Reggio Emilia a pochi chilometri da Gualtieri. Il 24 ottobre scorso, l’opera è stata riconsegnata dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Monza al suo proprietario.

E ancora “Vita silente di frutta”, dipinto realizzato nel XX secolo dall’artista metafisico Giorgio De Chirico (1888-1978), trafugato oltre 40 anni fa, insieme ad altri beni, da una abitazione privata piemontese da parte di ignoti che ne avevano fatto poi perdere le tracce, e restituito ai legittimi proprietari proprio dai militari brianzoli il 7 giugno 2022.
Tornato nella città di Meda anche lo storico libro di fine Settecento, “Del Vecchio testamento secondo la volgata tradotto in lingua volgare, Tomo XVII”, edito dalla Stamperia Reale di Torino nel 1781. Il tomo è stato riconsegnato nelle mani del sindaco Luca Santambrogio lo scorso 28 novembre.