Bisogna passare da Roma per far partire la metrotranvia di prolungamento della linea M2 diretta a Vimercate. E il passaggio dai palazzi del nuovo governo è la prossima fermata del lungo percorso, avviato da oltre un decennio, per realizzare un collegamento su ferro di tipo metropolitano tra il vimercatese e Milano arrivato ora al punto di dover fare il progetto preliminare dell’opera. Si tratta del Piano di fattibilità tecnico economica della metrotranvia prevista tra il capolinea della M2 a Cologno Nord fino a Vimercate, passando per Brugherio, Carugate, Agrate e Concorezzo, per cui è emerso che non ci sono attualmente tutti i soldi necessari a coprirne i costi di redazione.
C’è stata il 20 dicembre l’ultima riunione di aggiornamento del progetto di prolungamento della M2 verso Vimercate, un incontro convocato dall’assessore alla Mobilità di Milano Arianna Censi su sollecitazione dei 5 sindaci vimercatesi a cui hanno partecipato anche i rappresentati della Regione, della provincia di Monza e Brianza e di Mm spa. E dalla relazione presentata dai tecnici della società milanese della metropolitane è uscito che il costo per realizzare il Piano di fattibilità tecnico economica è di 4,2 milioni di euro, una cifra più alta di oltre 1 milione rispetto alla stima risalente a oltre un anno fa che indicava in circa 3 milioni il costo della progettazione preliminare.
Ed è una cifra più alta anche rispetto a quanto messo a disposizione finora nella ripartizione tra gli enti locali per cui il Comune di Milano e la Regione stanziano assieme circa 1,4 milioni, mentre i 5 Comuni vimercatesi coprono un altro milione stanziando 200mila euro ciascuno, per un totale di 2,4 milioni. Mancano quindi 1,8 milioni, una cifra che verrà chiesta a Roma come quota del ministero delle Infrastrutture.
“A gennaio faremo il prossimo aggiornamento tra tutti i Comuni ed enti interessati e manderemo la richiesta al ministero di cofinanziare la progettazione – spiega Francesco Cereda, sindaco di Vimercate – Penso che, se c’è la volontà, il governo può trovare senza difficoltà una cifra come 1,8 milioni per contribuire a portare avanti un’opera importante per la mobilità sostenibile dell’area milanese e tanto attesa dal nostro territorio”.
commenta