Bufera

Il sindaco di Lissone all’assessore silurato: “ora possiamo voltare pagina e andare avanti”

Nel comunicato stampa di Laura Borella le ragioni del ritiro delle deleghe: ripetuti scontri con tutti gli altri assessori e con la struttura tecnica.

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Il sindaco Laura Borella e Ruggero Sala, ex vicesindaco

Con un breve comunicato stampa diffuso nel pomeriggio di oggi, 13 gennaio, il sindaco di Lissone Laura Borella ha replicato a Ruggero Sala. L’ex vicesindaco silurato il 30 dicembre scorso con motivazioni generiche sulla fiducia venuta meno, aveva sparato a zero sulla giunta in una conferenza stampa molto affollata, ieri sera, rendendo omaggi all’onestà politica e intellettuale di tanti membri d’opposizione seduti in sala polifunzionale. Onestà politica che, per contro, non riconosceva a Borella e colleghi d’Esecutivo. A questo aspetto, nememno troppo cruciale nei discorsi della serata, si è agganciata Borella per la sua risposta.

“Finalmente Ruggero Sala è uscito allo scoperto – ha scritto –  seppur seduto tra i banchi della maggioranza, l’ex vicesindaco è sempre stato un uomo dell’opposizione, più impegnato a difendere le scelte delle precedenti Amministrazioni comunali che a lavorare in modo costruttivo per realizzare il nostro programma elettorale. Lo ha fatto anche ieri sera, alla presenza degli ex sindaci Concetta Monguzzi, Fabio Meroni e Ambrogio Fossati. Ora che la sua posizione è chiara a tutti, e non solo alla sottoscritta e agli altri componenti della Giunta, possiamo voltare pagina e andare avanti con più forza per garantire l’attuazione del programma politico per il quale i cittadini ci hanno eletti”.

Borella è poi scesa meglio nei dettagli delle motivazioni che l’hanno spinta a ritirare le deleghe a Sala per affidare il ruolo di vicesindaco a Giovanni Camarda, collega di partito di Sala (Fratelli d’Italia) eppure concorde sul siluramento.

“Voglio ribadire che i motivi che hanno portato alla revoca delle deleghe a Sala – ha sottolineato il sindaco -sono dovuti ai frequenti e ripetuti scontri che l’ex vicesindaco ha avuto con tutti gli altri assessori e con la struttura tecnica dell’ente e che hanno rischiato di compromettere la serena prosecuzione del mandato amministrativo. La mia priorità è tutelare l’interesse della comunità lissonese, il resto sono solo chiacchiere”.

Una pagina è voltata, ma il libro è tutt’altro che chiuso. Si apre la fase della selezione del successore di Sala e, con essa, il difficile confronto tra il sindaco e il partito di Giorgia Meloni. Il direttivo provinciale è pronto a dare battaglia.

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