Stravillasanta, tra Parco e città è festa di beneficenza per oltre 450 iscritti!

La corsa non competitiva di 10 km ha raccolto fondi per la San Vincenzo de Paoli, che aiuta circa 150 tra famiglie in difficoltà economica e persone sole.
Villasanta. Quando si corre anche per fare beneficenza, la speranza è che la partecipazione sia sempre il più significativa possibile. Nel caso della Stravillasanta, la corsa non competitiva di 10 km aperta a tutti e organizzata dal Gruppo Podistico Villasantese e da Affari&Sport con il patrocinio del Comune di Villasanta, i numeri hanno superato anche le attese degli organizzatori.
Tanto che la partenza della Stravillasanta, fissata alle 9.30 di stamattina, 20 novembre, è stata posticipata di circa 10 minuti proprio per permettere a tutti, alla fine oltre 450 partecipanti, di completare l’iscrizione, il ritiro pettorali e il deposito borse.
Erano davvero in tanti, infatti, coloro che si sono presentati direttamente in piazza Martiri della Libertà, nel pieno centro di Villasanta, per iscriversi a questo vero e proprio evento running, dedicato quest’anno alla Memoria di Mario Ancri (storico membro del GPV). E il cui ricavato viene destinato alla San Vincenzo de Paoli che a Villasanta supporta circa 150 tra famiglie in difficoltà economica e persone sole.

LA CORSA
Le temperature rigide, compensate da un bel sole autunnale, hanno reso l’entusiasmo in partenza ancora più evidente. Il flusso di persone, variamente vestite a seconda delle percezione del freddo e, in molti casi, della società sportiva di appartenenza, ha rapidamente lasciato la piazza del Comune di Villasanta per riversarsi nelle eleganti vie del centro che conducono verso uno degli ingressi principali al Parco di Monza.
Dopo il passaggio davanti ad uno dei negozi di Affari&Sport, il lungo torpedone di runners della Stravillasanta ha finalmente fatto il suo ingresso nello storico polmone verde, che con i suoi oltre 200 anni è ancora il parco cintato da mura più grande d’Europa. Il lungo rettilineo di viale Cavriga, con le sue vie laterali e le diverse tonalità di verde da entrambi i lati, ha poi portato i partecipanti lungo viale dei Tigli.
A quel punto le scremature, in base alle diverse velocità e potenzialità personali, sempre molto varie nell’affascinante mondo delle corse, soprattutto se non competitive, avevano già segnato l’andatura del numeroso gruppo di runners. Del resto l’atmosfera e l’intento benefico della Stravillasanta permettevano a chiunque di fare il proprio viaggio in una mattinata di sport e beneficenza.

IL FINALE
Dopo il passaggio nei pressi della Cascina San Fedele e il tratto di sterrato, il percorso ha previsto il passaggio davanti a Villa Mirabello, che in questi giorni sta ancora raccogliendo le firme per arrivare nelle prime posizioni della speciale classifica FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, nell’ambito dell’iniziativa ‘I Luoghi del Cuore’, che permetterebbe di ottenere dei finanziamenti per il suo tanto agognato restauro.
Quindi, quando ormai la fatica di tanti cominciava a farsi sentire nelle gambe e nel fiato, la Stravillasanta ha riportato tutti su viale Cavriga. Questa volta, al contrario di pochi chilometri prima, per tutti i runners si è trattato di affrontarlo in salita. Un ostacolo in più. Al termine del quale, però, si è rientrati nel centro di Villasanta. L’ultimo strappo è un immaginario trampolino che ha portato al traguardo finale, di nuovo davanti alla sede del Comune.

LA VITTORIA DI TUTTI
Il chip posizionato dietro il pettorale restituisce una classifica che però ha solo un ordine alfabetico. La prestazione cronometrica, in un evento come la Stravillasanta, ha un valore relativo. Certo, ci sono due vincitori assoluti, Giorgio Lorusso e Martina Ripamonti, rispettivamente con i tempi di 34’17” e 41’39”. Ci sono i premi assegnati ai primi tra i tanti runners villasantesi e i riconoscimenti di categoria.
In fondo, però, le soddisfazioni sono riservati a tutti gli oltre 450 partecipanti della Stravillasanta. Da quelli che hanno corso al massimo delle proprie potenzialità fino a chi ha voluto esserci con una lunga camminata. Perché solo andando tutti verso la stessa direzione, anche se con ritmi diversi, si può contribuire nel modo più efficace a fare il bene degli altri. Compreso chi, comprese le famiglie in difficoltà economica e le persone sole aiutate dalla San Vincenzo, fatica perfino ad avere un proprio passo.
Le foto sono gentilmente concesse da Roberto Mandelli