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“Festa dell’Albero”: una quercia per Lea Garofalo

17 novembre 2022 | 16:35
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“Festa dell’Albero”: una quercia per Lea Garofalo
Lea Garofalo

La Festa dell’albero verrà dedicata anche alla testimone di giustizia Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta nel 2009.

Il 22 novembre, alle ore 11, in piazza Prealpi a Milano, i Carabinieri Forestali della Lombardia celebreranno la tradizionale “Festa dell’albero” che ormai è diventata un evento di particolare attualità. I problemi globali connessi al degrado ambientale hanno fatto notevolmente accrescere l’attenzione generale sull’importanza dell’ambiente, delle foreste e, conseguentemente, la necessità di assicurare il rispetto della legalità ambientale. La giornata, organizzata da Carabinieri Forestali, Municipio 8 e Libera Milano, con il patrocinio del Comune di Milano, oltre che alla festa dell’albero, verrà dedicata anche alla testimone di giustizia Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta nel 2009.

Alla presenza degli studenti del Liceo Scientifico “Bottoni” e della Scuola secondaria di primo grado “Puecher”, verrà messa a dimora una farnia, albero tipico dei boschi planiziali che un tempo occupavano la Pianura Padana. La farnia, pianta del genere Quercus, rappresenta la bellezza e la resistenza oltre le intemperie e contro il passare del tempo. Assieme ad altri due esemplari della stessa specie, arricchirà la piazza nel ricordo di Lea Garofalo. La farnia si farà, così, portatrice di memoria e bellezza per il quartiere e per la Città di Milano tutta.

Interverranno la Senatrice Liliana Segre ed il Capo della DDA di Milano, Procuratore Aggiunto Alessandra Dolci. La giornata sarà l’occasione per coniugare i valori della legalità ambientale e del rispetto della natura con il ricordo della vittima di ‘ndrangheta Lea Garofalo, uccisa nel 2009 proprio in un’abitazione prospiciente la piazza.

I protagonisti della giornata saranno i ragazzi delle scuole che, con la loro partecipazione, raccoglieranno idealmente il testimone per estendere nel tempo la memoria del passato e alimentare la speranza di una società migliore, più giusta e più rispettosa dell’ambiente.

La messa a dimora della pianta è, infatti, solo un punto di partenza. Il rispetto dell’ambiente e della legalità è compito di tutti e si afferma soltanto con la partecipazione di ognuno di noi, istituzioni e cittadinanza, in una comunanza di visione e con un costante coinvolgimento attivo.