La cerimonia

Premio Beato Talamoni, anche Matteo Pessina tra chi rappresenta il meglio della Brianza

Il capitano del Monza ha ricevuto una delle otto medaglie assegnate a personalità del nostro territorio nell'economia, nell'arte e nel sociale. Attribuite anche quattro menzioni e due ricorrenze speciali.

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Monza. Dallo sport all’economia, dal sociale all’arte, fino alla solidarietà che si impegna a portare un barlume di speranza perfino in terribili contesti di guerra o nei luoghi del disagio psichico. Le strade delle persone che, grazie all’impegno, alla passione e al talento, sono riuscite a diventare esempio positivo per la propria comunità, raccontano storie diverse tra loro, ma unite da un unico filo. Il radicamento nel territorio di Monza e Brianza come base per spiccare il volo verso orizzonti molto più ampi, che sconfinano oltre l’Italia e raggiungono l’Europa ed il mondo intero.

Tutto questo ha cercato di rappresentare la consegna del Premio “Beato Talamoni”, la massima benemerenza provinciale istituita nel 2011 in occasione dell’anniversario del Santo Patrono della Brianza, Luigi Talamoni. In quest’edizione 2022, celebrata come di consueto il 3 ottobre, i riconoscimenti consegnati sono stati ben 14.

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La premiazione di Matteo Pessina

Ben 8 le medaglie, tra cui quella a Matteo Pessina, monzese doc e quest’anno capitano del Monza per la prima volta in serie A nella sua storia, quattro le menzioni speciali e, novità assoluta, due ricorrenze speciali per il centenario della nascita di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, e di Luca Crippa, poliedrico artista di Seregno, tra i pionieri del Surrealismo italiano.

“Il Premio Beato Talamoni sta crescendo grazie alla partecipazione sempre più forte del territorio e alla volontà dei cittadini e delle associazioni di partecipare – spiega Luca Santambrogio, Presidente della Provincia di Monza e Brianza – questi riconoscimenti non vogliono premiare l’eccezionalità, ma la normalità di persone che in campi diversi hanno dimostrato di voler far parte di una comunità e di avere un senso di appartenenza più grande. Un esempio soprattutto per i più giovani nel segno di valori quali la memoria, l’amore, il rispetto e il talento”.

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LE MENZIONI SPECIALI

La cerimonia, che si è svolta a Monza nella sede della Provincia in via Grigna ed ha visto il coinvolgimento degli studenti del Liceo musicali Zucchi e del Centro di formazione professionale di Seregno, ha prima di tutto premiato quattro specificità brianzole in grado di esprimere eccellenze ognuna nel proprio ambito.

Come Luisa Paola Bosisio Fazzi, originaria di Villasanta, Presidente della Fondazione Orizzonti Sereni e unica donna italiana presente nel Consiglio di Amministrazione del Forum Europeo sulla Disabilità. In una società che disdegna le imperfezioni fisiche e lega troppo spesso il valore a fattori estetici, l’attenzione ai più fragili e al loro percorso di costruzione della propria identità, libertà, dignità è una scelta coraggiosa, ma allo stesso tempo necessaria.

L’esempio di Emergency

Decisioni capaci di buttare il cuore oltre gli ostacoli sono anche quelle che continua a prendere Emergency. L’associazione, fondata nel 1994 da Gino Strada e da sua moglie, offre cure gratuite alle vittime della guerra, delle mine anti-uomo e della povertà. A Monza dal 2001 esiste un Gruppo che oggi raccoglie 50 volontari.

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La premiazione di Emergency

“Emergency negli anni ha curato oltre 12 milioni di persone, costruito ospedali di alta qualità e formato migliaia di nuovi professionisti sanitari” spiega un volontario che, nel ritirare la menzione del Premio Beato Talamoni, ricorda che proprio il 3 ottobre ricade anche il nono anniversario della più grande strage dell’immigrazione nel Mediterraneo, il naufragio al largo di Lampedusa in cui nel 2013 morirono 368 persone.

La straordinarietà nella quotidianità è anche quella del Burrificio Crespi di Biassono, realtà che opera nel mercato caseario da 120 anni ed è arrivata alla terza generazione, e quella di Fulvio Panzeri, compianto maestro di Renate, una delle migliori voci della critica letteraria di ispirazione cattolica, che è stato il faro di molti autori esordienti e l’ideatore dell’Archivio della cultura renatese.

LE RICORRENZE SPECIALI

Una delle novità principali di questa edizione del Premio Beato Talamoni è stata la scelta di ricordare il centenario della nascita di due brianzoli che si sono distinti particolarmente ognuno a modo proprio. Quello della fede per Don Luigi Giussani, nativo di Desio, che proprio sulla scia di Talamoni ha portato avanti una vita intera, terminata a 83 anni nel 2005, da educatore, teologo e profondo conoscitore dell’animo umano. Una testimonianza che la nipote, Margherita Sironi, ha ricordato con commozione e riconoscenza nel ritirare la benemerenza.

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Don Luigi Giussani con papa Wojtyla

In un ambito artistico a tutto tondo, spaziando dalla pittura alla scenografia con in mezzo il collage e la scultura, si è invece espressa la personalità di Luca Crippa, di cui quest’anno ricorrono non solo i 100 anni dalla nascita, ma anche i 20 dalla morte. “La sua Seregno, a cui Crippa con un testamento ha donato un prezioso patrimonio di opere, ha celebrato e continuerà a ricordare questo artista così legato al nostro territorio, che è presente in importanti musei e collezioni private nel mondo” afferma l’assessore comunale alla Cultura, Federica Perelli.

LE MEDAGLIE

Anche per quanto riguarda le benemerenze più note del Premio Beato Talamoni si parte dalla memoria. Così si  celebra Francesco Magni, uno dei principali cantautori lombardi, scomparso l’anno scorso nella sua Briosco dopo una lunga carriera musicale in cui ha valorizzato le tradizioni della Brianza, la lingua dialettale, promosso le cause ambientaliste e collaborato con Nanni Svampa, Moni Ovadia, i Mattia Bazar.

Un precursore è stato anche Antonio Varisco, che ha progettato e realizzato i primi edifici pubblici in bioarchitettura della Provincia di Monza e della Brianza, ma ha cercato di dare un indirizzo di promozione della comunità anche da amministratore pubblico e primo cittadino di Cavenago di Brianza.

L’eccellenza nello sport

Le medaglie, poi, hanno premiato chi, partendo da Monza e dalla Brianza, ha saputo affermarsi nello sport. Su tutti Matteo Pessina, 25 anni, calciatore e capitano del Monza, che punta ad essere profeta in patria nella prima stagione in serie A della squadra biancorossa. Matteo, che è anche campione d’Europa in carica con la Nazionale italiana di Mancini, con determinazione e passione ha sempre coniugato la passione sportiva e lo studio.

“Ringrazio i miei genitori, che sono presenti a questa premiazione, perché senza di loro non sarei diventato quello che sono – afferma Pessina – il calcio ha la responsabilità di essere da esempio per tutti quelli che ci seguono, in particolare i giovani“.

Una bella storia di sport e abnegazione nei valori dell’impegno e del sacrificio è anche quella di Federica Sala, ragazza di Lesmo, che quest’anno ha conquistato la medaglia d’argento con la Nazionale di nuoto sincronizzato agli Europei di Roma, ma nel 2020 si è anche laureata alla facoltà triennale di economia e ora sta completando la Laurea magistrale in Marketing.

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Federica Sala

L’impresa familiare

Ai Premi Beato Talamoni spazio anche all’imprenditoria. Caimi Brevetti, in oltre 70 anni di storia, ha saputo andare ben oltre l’invenzione della “schiscetta”, un prodotto diventato iconico, simbolo lombardo del boom economico nella rinascita post-bellica, fino a diventare uno degli interpreti più significativi del design e del Made in Italy. Il tutto mantenendo salde le sue radici familiari brianzole.

“Coniughiamo design e tecnologia, tradizione e innovazione, come testimoniano anche i nostri laboratori d’acustica, che sono tra i migliori al mondo – afferma Giovanni Caimi, uno degli eredi della famiglia di imprenditori di Nova Milanese e dal 2021 anche presidente della sede territoriale di Monza e Brianza di Assolombarda – veniamo da lontano, ma la quarta e la quinta generazione sono già pronte ad entrare in azienda”.

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La famiglia Caimi

L’aiuto a chi è in difficoltà

As.V.A.P (Associazione Volontari Aiuto Malati Psichici) opera da oltre trenta anni in Brianza al fianco delle persone con disagio psichico ed dei loro famigliari. Un’opera che è rivolta alla cura del prossimo e ai bisogni della quotidianità che, troppo spesso, non trovano adeguate risposta dalle istituzioni.

Sono purtroppo ancora soggetti deboli nella nostra società anche le donne, soprattutto in contesti complicati come l’Afghanistan e l’India. Proprio lì è attiva Fondazione Pangea Onlus, organizzazione no profit di cui Silvia Redigolo è Responsabile della comunicazione e della raccolta fondi. Un ruolo che da oltre 19 anni la vede sempre in prima linea a combattere contro le crisi umanitarie e per la tutela dei diritti e delle libertà negate.

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Il tenore Bongiolatti

Il fare del bene per gli altri può passare anche attraverso la bellezza del canto. Come quello del tenore di Briosco, Spero Bongiolatti, che dopo le prime partecipazioni in trasmissioni televisive e in teatro, ha intrapreso una carriera canora prestigiosa. Senza dimenticare, però, di essere protagonista e promotore di numerose attività benefiche, che coinvolgono spesso anche la sua Brianza.

La sua interpretazione di “Con te partirò” di Andrea Bocelli, con cui si conclude la cerimonia dei Premi Beato Talamoni, è forse il modo migliore per ribadire il concetto che si può andare ovunque ci porti il talento e la passione, ma sempre tenendo i piedi saldi nelle proprie radici.

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