Nella vita, a volte, ci vuole il coraggio di dare e darsi una scossa perché è più difficile abbandonare il passato piuttosto che cercare di aprire strade nuove. Il Monza questo coraggio l’ha avuto quando ha deciso di esonerare Giovanni Stroppa e puntare tutto, come guida tecnica, su Raffaele Palladino. Che fino a tre anni fa era ancora un giocatore e da allenatore si era cimentato soltanto con la Primavera biancorossa.
Ebbene sta accadendo davvero l’incredibile, come solo il calcio, nei suoi momenti più belli, riesce a regalare. Così dopo la vittoria contro la Juve, la prima in serie A nella storia del Monza, ora sono arrivati anche i primi 3 punti in trasferta contro la Sampdoria. Con un successo che è stato largo nel punteggio e netto nel gioco.
Certo, la pochezza di un avversario che appare allo sbaraglio merita un ulteriore controprova sulla strada della “rivoluzione rinascimentale” della squadra biancorossa. Ma le reti di Pessina, Caprari e Sensi, che hanno abbattuto la Sampdoria, tre pezzi forti del calcio mercato estivo targato Berlusconi-Galliani, sono un segnale molto convincente. Ora, dopo 3 risultati utili consecutivi e 7 punti in classifica, domenica 9 ottobre alle ore 15 all’U-Power Stadium è lecito aspettarsi un’altra vittoria contro lo Spezia. Un’altra ligure, chissà che non porti fortuna.
LA CRONACA
Dopo tanti dubbi, che Palladino aveva dichiarato anche nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico del Monza contro la Sampdoria, su un campo che per lui evoca i dolci ricordi da calciatore del Genoa, conferma in blocco la formazione che ha avuto la meglio sulla Juve. Dany Mota punta centrale, Caprari e Pessina da supporto, Sensi in cabina di regia, Ciurria e Carlos Augusto sulle fasce. Difesa granitica con Izzo, Pablo Marì e Caldirola.
Nei primi minuti si gioca sotto ritmo. Il Monza concede il possesso alla Sampdoria, che però ha poche idee e ancora meno velocità per far male. Così sono i biancorossi a colpire alla prima occasione. All’11’ sponda di testa di Ciurria, servito sul secondo palo da Sensi, Pessina è lesto alla deviazione vincente sotto misura! Per il capitano è un ritorno al gol in serie A dopo quasi 2 anni.
Soprattutto, però, è la prova che il numero 32 biancorosso, figliol prodigo tornato nella sua Monza dopo un po’ di girovagare nei campi di diverse società italiane, sta ritrovando la forma ottimale. Così come Sensi, che guida la manovra con precisione e sicurezza. Al 23′ proprio Pessina impegna il portiere blucerchiato con un tiro dalla distanza.
La Sampdoria fatica a reagire allo schiaffo subito. Sabiri, tra i migliori dei suoi, prova ad impensierire Di Gregorio. La replica è di Rovella, che costringe Audero alla parata. I minuti ci portano piuttosto rapidamente alla fine del primo tempo. In pieno recupero accade l’unico episodio che farà tremare le gambe ai quasi 1500 tifosi del Monza assiepati nel settore ospiti.
Rincon sfrutta una palla vagante in area, poi cade a terra dopo un contatto con Izzo. Per l’arbitro è rigore. Per fortuna, il Var evidenzia che l’intervento dell’ex difensore del Toro è davvero leggero e sicuramente non da penalty. Ayroldi torna sui suoi passi e permette al Monza di andare in vantaggio negli spogliatoi.
LA RIPRESA
Durante l’intervallo Francesco Conti, che siede sulla panchina della Sampdoria al posto dello squalificato Giampaolo, non deve aver trovato le parole giuste per scuotere i suoi giocatori. Che, infatti, non cambiano atteggiamento nei primi minuti della ripresa. Gabbiadini prova a creare pericoli, ma per Di Gregorio è poco più di un solletico.
Il Monza dimostra grande maturità e non perde mai il controllo della partita. Arriva l’ora della solita staffetta biancorossa. Gytkjaer prende il posto di Dany Mota. Quando entra il danese, succede quasi sempre qualcosa di positivo per i colori biancorossi. Questa volta non segna il numero 9, ma al 67′ arriva lo splendido raddoppio del Monza.
Caprari raccoglie una palla che si era alzata a campanile sul cross di Ciurria e al volo da posizione defilata batte Audero! Per l’ex Verona, alla prima rete con il Monza, è una sorta di liberazione dopo diverse prestazioni non proprio di qualità. Per la Sampdoria, invece, è ormai notte fonda. Nemmeno l’ingresso di Quagliarella può cambiare le sorti di un match segnato.
Gytkjaer in un paio di occasioni potrebbe trovare il modo per inserire il suo nome nel tabellino. Quando ormai si attende solo il fischio finale, è invece Sensi a farlo. Birindelli ha tutto il tempo per controllare in area, in una difesa blucerchiata ferma come un presepe vivente, appoggiare all’ex interista che batte ancora Audero. E si toglie la soddisfazione di segnare alla sua ex squadra e diventare il capocannoniere biancorosso con due reti in campionato.
Il Monza guarda con più tranquillità alla classifica, dove non abita più nelle zone basse. Tra l’altro la difesa è riuscita a restare imbattuta nelle ultime due partite dopo aver subito una media di oltre due reti in ognuna delle precedenti sei. La nave del patron Berlusconi e dell’amministratore Galliani, insomma, sembra finalmente aver abbandonato il porto di partenza. Vedremo se altre scosse, chissà mai qualche burrasca, metteranno in pericolo la rotta.
Marcatori: 11′ Pessina (M), 67′ Caprari (M), 95′ Sensi (M)
SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski (69′ Conti), Colley, Murillo, Augello; Villar (57′ Vieira); Gabbiadini (74′ Pussetto), Rincon, Sabiri, Djuricic (69′ Verre); Caputo (57′ Quagliarella). A disp. Contini, Amione, Ferrari, Yepes Laut, Murru, Leris, Trimboli. All. Conti.
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Caldirola, Pablo Mari, Izzo (71′ Birindelli); Ciurria (71′ Donati), Rovella, Sensi, Carlos Augusto; Pessina (83′ D’Alessandro), Caprari (83′ Barberis); Dany Mota (61′ Gytkjaer). A disp. Cragno, Sorrentino, Machin, Colpani, Antov, Valoti, Carboni, F. Ranocchia, Bondo, Vignato. All. Palladino.
Arbitro: Giovanni Ayroldi (Molfetta)
Ammoniti: Murillo (S), Bereszynski (S), Pessina (M), Dany Mota (M). Giallo al termine del primo tempo anche per il tecnico del Monza, Raffaele Palladino.
Note: Tempo sereno, terreno in buone condizioni.
Recupero: 5′ pt, 5′ st
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