I funerali

Chiesa gremita a Monza per l’ultimo saluto a Matteo Barattieri fotogallery

Volti commossi, parole di affetto e stima, dolore per la sua tragica scomparsa: oggi la chiesa di San Biagio a Monza, in via Prina, è gremita per l'ultimo saluto a  Matteo Barattieri

L'arrivo in chiesa del feretro di Matteo Barattieri

Volti commossi, parole di affetto e stima, dolore per la sua tragica scomparsa: oggi la chiesa di San Biagio a Monza, in via Prina, è gremita per l’ultimo saluto a  Matteo Barattieri. I funerali del noto e amato ambientalista monzese, ucciso a Nashville, negli Stati Uniti, da un pirata della strada lo scorso 25 agosto, sono iniziati alle ore 10. 

Matteo Barattieri, aveva 57 anni quando è stato travolto e ucciso da un’auto a Nashville. La sua grande passione era la natura ma il suo più grande amore erano i Blondie. Matteo è stato ucciso da un’auto pirata proprio mentre tornava in albergo a piedi da un loro concerto.

Classe 1965, nato e vissuto Monza, aveva un dottorato in geologia. Impegnato a livello professionale nella divulgazione e nella didattica ambientale, sono diverse le pubblicazioni scientifiche in campo ornitologico che portano la sua firma.

LA RACCOLTA FONDI

Per fare arrivare il corpo di Matteo in Italia, era stata avviata anche una raccolta fondi promossa sulla piattaforma GoFundMe. In poco tempo sono stati raccolti quasi 8mila euro, destinati in prima battuta a sostenere le spese per il rimpatrio della salma dell’ambientalista monzese dagli Stati Uniti. Ma non solo. Nella presentazione della campagna sulla piattaforma americana di crowdfunding si leggono le motivazioni dell’iniziatva: “I fondi raccolti saranno destinati in parte alle spese legali. L’obiettivo principale è dare seguito ai progetti legati all’Ambiente, alla Natura e all’Educazione Civica che tanto gli stavano a cuore”.

LE PAROLE DEL PARROCO

Dopo aver benedetto il feretro, non sono mancate le parole del parroco Don Umberto Oltolini, che ha voluto esprimere, a nome di tutta la comunità di San Biagio, la vicinanza a tutte quelle persone, parenti e amici, che piangono la scomparsa di Matteo Barattieri.

“La sua morte tragica, inaspettata, alla vigilia del suo ritorno a Monza, ci ha lasciati tutti sgomenti – ha ricordato. “Era innamorato della sua città e in particolare ha sempre coltivato un amore viscerale e puro per l’ambiente, per la natura. Un amore che si è anche concretizzato in molte iniziative. Spesso andava nelle scuole ad educare le nuove generazioni al rispetto del creato, della nostra casa comune, troppo spesso vittima di incuria. Matteo ha percorso centinaia di chilometri, con la sua bicicletta e a piedi, in ogni stagione. Si può dire che abbia praticato una vera e propria spiritualità ecologica, attenta alla presenza di Dio nel mondo naturale, sulla scia di San Francesco”.

E ha aggiunto: “Matteo ci lascia come testimone il compito di prenderci cura, di essere custodi della Creazione. Questa grande cattedrale della natura dentro la quale noi ci troviamo a vivere. Più bella forse anche di quei grandi monumenti di cui è ricca la nostra terra”.

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