Ancora violenza nel carcere di Monza. A denunciare quanto accaduto lo scorso 1° ottobre, il sindacato OSAPP. Stando a quanto riportato, sabato alle ore 18, durante il passaggio del vitto in una sezione comune dove vi è la vigilanza dinamica, ossia i detenuti sono liberi di muoversi all’interno del piano per 12 ore al giorno, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno notato dalle telecamere di videosorveglianza degli strani movimenti. Pochi minuti dopo, infatti, alcuni detenuti hanno avuto un forte scontro verbale verso un ospite straniero che il personale è riuscito a trarre in salvo portandolo fuori dalla sezione.
ARREDO DISTRUTTO E MATERASSI A FUOCO
Poiché l’atmosfera si era scaldata gli agenti hanno invitato i detenuti ad entrare nelle camere assegnate. “I poliziotti hanno tentato di entrare dal cancello principale del reparto ma due detenuti hanno ostacolato il loro ingresso posizionandosi dinanzi all’entrata e bloccando il cancello d’accesso, tanto da rendere difficile l’accesso in sezione per il personale. Dopo che sono state chiuse le 25 celle della sezione, ai due facinorosi compagni di camera si è aggiunto il terzo. I tre, probabilmente sotto effetto di sostanze alcoliche o di mix di farmaci hanno distrutto le suppellettili della camera, nonostante i vari tentativi per portarli alla ragione sia del personale che degli altri detenuti. I tre dopo essere stati portati nella saletta di sezione hanno distrutto tutto ciò che vi era all’interno, tra cui la biblioteca, la televisione e, rientrando nella camera di pernottamento, hanno tentato svariate volte di dare fuoco ai materassi e tutto ciò che poteva bruciare mettendo a serio rischio la vita del personale e dei ristretti. Vani i tentativi di protesta collettiva da parte dei piromani”.
LA DENUNCIA DEL SINDACATO
La situazione non è degenerata esclusivamente grazie alla prontezza e freddezza del personale di Polizia Penitenziaria che ha evitato epiloghi peggiori spegnendo le fiamme con estintori ed idranti. “Armati di armi rudimentali e pezzi di ceramica per aggredire chiunque si fosse avvicinato, infine i tre sono stati allontanati dal reparto e ci auspichiamo come O.S.A.P.P. che vengano trasferiti prima possibile in altri istituti del territorio italiano. Enorme perplessità per il primo sindacato della Polizia Penitenziaria sulla vigilanza dinamica dove i detenuti sempre più frequentemente assoggettano i ristretti più deboli, oltre a continue violenze e minacce nei confronti dello Stato rappresentato dalla Polizia Penitenziaria” si legge nella nota stampa del sindacato.
Il segretario generale dell’O.S.A.P.P. Leo Beneduci: “La casa circondariale di Monza purtroppo si sta distinguendo per questi episodi che nulla hanno a che vedere con il rispetto delle normali regole di convivenza per altro previste in un ordinamento penitenziario che è legge dello stato”. Conclude Beneduci con un interrogativo allarmante: “Fino a che punto i lavoratori e le lavoratrici della polizia penitenziaria saranno disposti a sostenere queste umiliazioni quotidiane senza che vengano presi gli opportuni provvedimenti?”
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